«Troppa dispersione idrica in regione. Enti locali hanno fatto poco o nulla per risolvere criticità»
I dati disastrosi della rete idrica “colabrodo” della Puglia finiscono all’attenzione della Corte dei Conti regionale, con il Codacons che ha presentato un esposto alla magistratura contabile denunciando tutte le omissioni da parte degli enti locali che hanno fatto poco o nulla per risolvere tale criticità.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, nel 2020 in Puglia si registrano perdite superiori alla media nazionale nei comuni di Bari, col 45,6% dell’acqua erogata che va dispersa, e Taranto, dove la percentuale raggiunge addirittura il 52%. Seguono Foggia col 35% di acqua sprecata, Trani 34,8%, Brindisi 31%, Barletta 29,7%, Andria 29,3%, Lecce 19,1%.
Una situazione che non solo rappresenta un grave spreco per una risorsa preziosa come l’acqua, ma influisce sull’emergenza siccità in regione danneggiando coltivazioni, allevamenti ed ecosistemi con danni economici e ambientali abnormi – afferma l’associazione.
Per tali motivi il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti della Puglia chiedendo di aprire una indagine nei confronti della Regione e delle Autorità di vigilanza locali, inclusi coloro che gestiscono la risorsa idrica e non hanno adottato le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi, alla luce delle responsabilità per la possibile violazione dei principi di economicità ed efficienza che regolano la Pubblica Amministrazione, con gravi ripercussioni, disservizi e disagi a discapito della collettività.