Scegliere insieme un libro, confrontare con altri le impressioni e le riflessioni che esso ha suscitato in noi, è quanto fanno i “Gruppi di lettura”, incoraggiando la partecipazione attiva dei lettori
24 Marzo, Giornata Nazionale per la promozione della lettura.
Questa celebrazione nazionale è stata istituita nel 2009 e si ripete il 24 Marzo di ogni anno.
“In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, assumono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a promuovere la lettura in tutte le sue forme”.
«La biblioteca civica “Marco Gatti”, grazie ad Archeoclub, che in essa opera in regime di coprogettazione, ai sensi del nuovo Codice del Terzo Settore, si uniforma a questa direttiva con ben due iniziative che, ad eccezione della pausa estiva, proseguono per l’intero anno. Si tratta dei “Gruppi di lettura”, destinati agli adulti, e del progetto “Non è mai troppo presto”, destinato alle famiglie con bambini in età prescolare» è riportato in una nota di Archeoclub.
«In Italia si legge poco, secondo l’Istat solo il 48% degli Italiani dichiara di aver letto un libro in un anno; la maggior parte dei lettori abituali sono “lettori deboli”, cioè che leggono massimo tre libri in un anno; leggono di più le donne e i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 14 anni, ma il dato in questa fascia d’età è in calo costante negli ultimi anni. Se poi dobbiamo guardare alla nostra regione, dobbiamo registrare che sette Pugliesi su dieci dichiarano di non avere letto nemmeno un libro nell’ultimo anno! Nel contrasto a questa realtà, che ci vede tra gli ultimi in Europa, si collocano le iniziative governative tra cui, appunto, la “Giornata” del 24 Marzo e il “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura”, Decreto n. 61 del 17/02/’22. Si comprende facilmente come il ruolo delle biblioteche pubbliche sia centrale nel perseguire obiettivi di diffusione della lettura, specie in tempi in cui l’acquisto di libri può risultare troppo oneroso per un numero crescente di famiglie.
Tra le finalità indicate dal Decreto, colpisce quella relativa alla diffusione della lettura ad alta voce, che è l’obiettivo che noi di Archeoclub perseguiamo con il nostro “Non è mai troppo presto”, finalizzato appunto a diffondere l’abitudine alla lettura ad alta voce nelle famiglie con bambini in tenerissima età, sapendo quanto sia importante per la loro crescita sperimentare varie forme di lettura, proposte dalle diverse figure di riferimento, presenti nella loro vita.
Ma anche per gli adulti è importante sperimentare momenti di lettura condivisa, che arricchiscono l’esperienza individuale e recuperano la dimensione sociale del leggere. Scegliere insieme un libro, confrontare con altri le impressioni e le riflessioni che esso ha suscitato in noi, è quanto fanno i “Gruppi di lettura”, incoraggiando la partecipazione attiva dei lettori.
Oggi intendiamo la lettura come una attività prettamente mentale, che si pratica prevalentemente in solitudine e che non coinvolge né la voce né la gestualità. Ma non è stato sempre così: nei secoli passati si leggeva ad alta voce, anche quando si era soli, stando in piedi di fronte ad un leggìo, accompagnando la lettura col gesto. Sant’Agostino, in visita a Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, si stupì molto nel vederlo leggere senza muovere le labbra e non seppe darsene spiegazione. Si è poi attuata nei secoli una sorta di “disincarnazione” della pratica della lettura, che l’ha forse resa una
attività più funzionale alla immediata comprensione ed assimilazione del testo, ma che l’ha privata di ogni dimensione sociale, di intrattenimento e di piacere condiviso. L’istituzione di giornate come questa può servire a ricordarci che è tutt’altro che vano tentare di recuperarla».