Portogallo espelle Muscogiuri dal partito, ma Pionati riabilita il consigliere
E’ rottura fra il consigliere comunale Nicola Muscogiuri e gli organi direttivi sezionali di Alleanza di Centro. Sensazione che si era già colta nella seduta di lunedì del Consiglio Comunale, allorquando Muscogiuri ha deciso di sedere su di uno scranno molto lontano da quelli degli altri due colleghi di partito, Nicola Becci e Giovanni Prudenzano.
Ieri mattina l’ufficializzazione della rottura del dialogo. E’ stato lo stesso Muscogiuri a comunicare alla stampa di aver ricevuto, nella giornata di venerdì, una lettera dal commissario cittadino del partito, Alfonso Portogallo, con la quale gli veniva comunicata l’espulsione dallo stesso.
«A dir poco stupito da questa repentina decisione, il sottoscritto, non sapendosi dare una spiegazione logica a questo atteggiamento, a quanto pare assunto in maniera arbitraria dal Portogallo, si è non poco interrogato sulle motivazioni che hanno potuto spingere il commissario cittadino del partito a prendere una così drastica decisione» si legge in una nota del dott. Muscogiuri.
Nella lettera viene addebitato a Muscogiuri un “comportamento politico non in linea” con le decisione del partito. E quindi, “considerati i suoi reiterati atteggiamenti ostativi” alle direttive impartite dal commissario, Portogallo gli ha comunicato l’espulsione da Alleanza di Centro.
«A seguito di tale sparata fatta dal severo commissario cittadino, proprio per la mia coerenza politica e per il rispetto sia nei confronti del sindaco Tommasino, che del partito al quale mi onoro di appartenere, ho deciso di chiedere un intervento dell’on. Francesco Pionati» aggiunge Muscogiuri.
Pionati che risponde sabato, sconfessando la decisione di Portogallo.
“Caro Nicola Muscogiuri” scrive Pionati, “in relazione all’espulsione dal partito, con la presente ti comunico: 1) sei a pieno titolo componente del partito; 2) non sussiste alcun elemento per mettere in dubbio la linearità del tuo comportamento; 3) non spettano agli organi cittadini dell’ADC di Manduria eventuali provvedimenti disciplinari”.
Un colpo di scena che riabilita Muscogiuri, ma lo strappo, crediamo, si è già consumato.
«Ora, in virtù di quanto espresso da parte del leader del partito, devo sottolineare che, se proprio di incoerenza politica si parla, essa non è attribuibile al sottoscritto, ma forse a qualcun altro» è la considerazione finale di Muscogiuri. «Ritengo di avere eseguito finora quanto previsto dalle direttive del partito, e, al di là di ogni illazione fatta dal signor Portogallo, mi ritengo inoltre completamente coerente sia nei confronti del sindaco, del quale ho la massima stima e fiducia, sia per ciò che riguarda la mia posizione in seno al Consiglio Comunale. Premesso il tutto, non godendo più delle grazie del commissario cittadino, mi sento comunque oltremodo onorato di poter ricevere istruzioni dal leader nazionale Pionati, che mi auguro vorrà eseguire i dovuti approfondimenti sulla questione e sulla maniera, forse poco ortodossa di Portogallo, di gestire il partito a livello locale”.