In due locali commerciali di Palagiano sarebbero state riscontrate violazioni relative alla presenza di due lavoratori non regolarmente assunti
Tre denunce a piede libero e sanzioni per complessivi 37mila euro per due esercizi commerciali: è questo il bilancio di un servizio di controllo del territorio ad “alto impatto” svolto dei militari della Compagnia Carabinieri di Massafra e dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Taranto, con lo scopo di rafforzare la “sicurezza percepita” da parte dei cittadini.
In due locali commerciali di Palagiano, in particolare, sarebbero state riscontrate violazioni relative alla presenza di due lavoratori non regolarmente assunti, nonché relative ad obblighi che non sarebbero stati attesi dai titolari, quali non aver provveduto alla prevista formazione del personale e al non aver provveduto alla redazione del cosiddetto “documento di valutazione dei rischi”, fondamentale per la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dipendenti.
Per tali motivazioni, nei confronti di uno dei due locali pubblici è stata adottato il provvedimento di sospensione dell’attività.
Durante il servizio, grazie ad accurate perquisizioni, sono stati rinvenuti, in totale, circa 25 gr di sostanze stupefacenti di vario tipo, tra cui “ketamina” ed “ecstasy”, procedendo al deferimento in stato di libertà di un giovane ed a segnalare altri 8 ragazzi alla Prefettura di Taranto poiché sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” e “marijuana”.
I controlli su strada, poi, hanno portato i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale compagnia accertare che un 50enne di Palagiano ed un 29enne di Massafra si sarebbero messi alla guida delle proprie autovetture con un tasso alcolemico superiore al limite consentito, con successivo ritiro delle patenti di guida.
Nel complesso, sono state comminate 12 sanzioni amministrative, per altrettante sanzioni al Codice della Strada, sottoponendo a sequestro amministrativo due veicoli per mancanza della copertura assicurativa.
Per quanto sopra, vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.