La spaccatura nel partito sembra a questo punto irricucibile
«L’illusione di molti di noi non naufraga con “Alleanza di Centro”, ma in generale con la politica stessa e col cambiamento continuo in cui non si ritrova chi ha militato nei veri partiti.
L’entusiasmo con cui nasceva a Manduria il movimento di Centro voluto dall’on/le Francesco Pionati lasciava intravedere non un ritorno al passato, ma un futuro migliore in cui si affermavano principi, criteri e regole che anche se non scritte si pensava potessero affermarsi fra i componenti del gruppo che voleva dare vita a un partito vero.
In generale oggi dei partiti, a mio avviso, sono rimaste solo ed esclusivamente le denominazioni, sembrano essere dei contenitori che si riempiono in prossimità delle competizioni elettorali e si svuotano subito dopo; vi rimangono solo gli eventuali eletti che dimenticano subito che il loro successo è dovuto soprattutto a chi pur non eletto, ha contribuito in modo rilevante al risultato positivo.
Si rimane in pochi, volutamente, nella più totale improvvisazione, anarchia e sregolatezza cercando di affermare ed anteporre gli interessi spesso personali a quelli della comunità che aspetta di essere ben amministrata.
In particolare il sottoscritto ha accettato l’incarico di Commissario Cittadino di “Alleanza di Centro” ricevuto direttamente dall’On/le Pionati, al quale confermo la stima per la fiducia in me riposta, sapendo di andare incontro ad un duro lavoro pieno di insidie, mi sono prestato con tutta la forza di volontà di cui dispongo e la moderazione che mi ha sempre contraddistinto, nel solo interesse generale.
Sono riuscito a dialogare con due dei tre consiglieri comunali; con il terzo, malgrado disparati tentativi, non ho avuto il piacere di un colloquio e oggi francamente non intendo più averlo.
Al terzo, le direttive del partito le portava, armato di santa pazienza, ormai pure questa persa, il capogruppo signor Giovanni Prudenzano; tali direttive venivano puntualmente disattese dal destinatario.
Va da se che la pazienza ha dei limiti e quindi l’illusione di essere tre, mentre nei fatti si è in due, restava e resta un’amara constatazione.
Comunque da tutta questa vicenda, un piccolo risultato penso di averlo ottenuto anche nell’interesse del partito e cioè che il terzo si atterrà solo ed esclusivamente alle disposizioni impartite dal segretario nazionale con la speranza che non disattenda anche quelle.
Avrò un incontro in questi giorni con l’on/le Pionati al quale riconsegnerò il mandato affidatomi per ritornare nella mia tranquillità lavorativa e familiare.
Non mi resta che ringraziare col cuore i due consiglieri comunali e tutti gli amici che mi hanno aiutato in questa breve esperienza».
ALFONSO PORTOGALLO