Tre dei quattro erabno già in carcere per altri reati
All’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, la Squadra Mobile di Taranto ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Taranto a carico dei tre presunti responsabili della sparatoria consumatasi la mattina del 1° febbraio nel quartiere Paolo VI e nei confronti di un quarto soggetto ritenuto responsabile di aver agevolato la fuga di due dei tre autori.
Nella tarda mattinata del 1° febbraio 2022, il “113” diramava in sequenza più segnalazioni relative a “conflitto a fuoco” verificatosi nel quartiere Paolo VI in Taranto.
Sul luogo segnalato convergevano diversi equipaggi della Polizia di Stato che, dopo un breve inseguimento, raggiungevano un uomo rintracciato sul posto armato di pistola e lo arrestavano in flagranza per i reati di resistenza a P.U. e porto abusivo di arma clandestina.
Nel frattempo, altro personale della Squadra Mobile, nei pressi del luogo in cui si sarebbe consumata la sparatoria, notava, a poca distanza una dall’altra, due autovetture abbandonate con gli sportelli ancora aperti e che si accertava fossero in uso a due degli odierni indagati. All’interno di una di queste vetture si rinvenivano una pistola semiautomatica, un revolver - entrambe le armi con i caricatori parzialmente riforniti - e un bossolo di calibro diverso rispetto a quelli presenti nelle due pistole.
Il sopralluogo effettuato da personale della Polizia Scientifica in tutta l’area interessata consentiva di rinvenire numerosi bossoli esplosi da 3 armi differenti.
Nell’immediatezza, venivano acquisite una serie di registrazioni che consentivano di giungere alla compiuta identificazione di uno dei compartecipi e ricostruire la dinamica dei fatti caratterizzata da un’azione molto cruenta.
Sulla scorta di queste prime emergenze investigative, la locale Procura della Repubblica, assunta la direzione delle indagini, disponeva in urgenza l’avvio di un’imponente attività tecnica che consentiva di acquisire ulteriori e inequivoci elementi a carico dei tre presunti autori della sparatoria e di individuare il movente di questo conflitto a fuoco in dissapori di natura familiare intercorsi tra due dei soggetti colpiti dal provvedimento.
Sulla scorta delle complessive risultanze dell’attività investigativa, la Procura della Repubblica di Taranto chiedeva ed otteneva l’applicazione delle richiamate misure cautelari a carico dei tre presunti autori della sparatoria (tutti tarantini di 41, 38 e 31 anni), indagati a vario titolo per i reati di tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi e, a carico del soggetto arrestato nell’immediatezza dei fatti per i reati di resistenza a P.U. e porto abusivo di armi, ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 378 c.p.
A riscontro della pericolosità dei soggetti tratti in arresto e del loro inserimento in strutturati contesti criminali, si evidenzia che uno di loro, in data 09/05/2022, è stato tratto in arresto in esecuzione di OCCC emessa dalla DDA di Lecce nell’ambito della c.d. operazione “SUMMA” condotta dalla Squadra Mobile di Taranto, in quanto ritenuto responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, mentre gli altri due autori della sparatoria, rispettivamente il 07/10/2022 e il 06/03/2023, sono stati tratti in arresto da parte di personale della stessa Squadra Mobile di Taranto, in quanto trovati in possesso, in luogo pubblico, di armi clandestine e provento di furto.
Si ribadisce che per gli odierni indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.