Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, nel 2022 la provincia di Bari è prima per valore percentuale di auto ibride ed elettriche sul totale in circolazione, mentre la più dinamica per crescita è Lecce. Il tasso più alto di vetture datate si registra a Barletta-Andria-Trani
Quando si parla di mobilità del futuro, sono tutti concordi: le nuove generazioni la sognano sostenibile, elettrica e digitale. Ma se da un lato si prospetta un futuro “green”, dall’altro bisogna scontrarsi con la fotografia attuale (a due velocità) del parco auto circolante, come dimostra l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il dato positivo (o almeno in parte) è che nel 2022 le auto ibride ed elettriche in circolazione in Puglia hanno raggiunto 43.400 vetture (+46,8% sul 2021), ma rispetto al totale rappresentano solo l’1,8%, con le elettriche che si fermano allo 0,1%. Dati quindi in crescita ma non ancora sufficienti per un rinnovo radicale del parco auto esistente, storicamente datato e obsoleto: sempre nel 2022 sono 1.520.415 le vetture in circolazione con una classe di emissioni Euro 4 o inferiore (62% sul totale), di cui ben 313.788 addirittura Euro 0-1 (12,8%). Anche considerando l’età media, quasi cinque auto su dieci, pari a 1.205.961 vetture, hanno 15 anni o più.
Ed è proprio questa la vera sfida che il mondo automotive dovrà vincere. Il 2035, con il blocco della produzione di auto nuove termiche alimentate a benzina e diesel a favore dell’elettrico e degli e-fuel, segna una data storica, ma fino ad allora bisognerà investire in infrastrutture e tecnologia per fare in modo che gli italiani superino la forte diffidenza soprattutto verso il mondo delle full electric, penalizzato dalla scarsa autonomia delle batterie (per il 35% del campione) e dal costo elevato (33%).
Cosa accadrebbe, infatti, se il 2035 fosse fra sei mesi? Secondo gli ultimi dati AutoScout24[1] sarebbe una corsa per accaparrarsi modelli benzina e diesel di ultima generazione, nuovi o usati recentissimi, così gli automobilisti potranno continuare a utilizzare questo tipo di alimentazioni.
Per favorire la sostituzione di un’auto datata il fattore economico resta comunque un aspetto importante per gli automobilisti, ma oltre agli incentivi un aiuto arriva proprio dal mondo digitale: grazie all’ampia disponibilità non solo di auto nuove ma anche usate ibride, elettriche, benzina e diesel di nuova generazione, i consumatori possono acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, contribuendo significativamente al processo di “svecchiamento” del parco auto circolante. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle auto presenti è Euro 6, il 13% ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno 5 anni o meno.
Qual è la fotografia a livello regionale?
Partiamo dalle auto ibride ed elettriche. Le elettriche “pure” nella regione rappresentano la quota minoritaria (0,1%) e anche se si considerano le ibride ed elettriche insieme, la media non supera l’1,8% del totale. In particolare, a Bari si registra il tasso più alto di ibride ed elettriche tra le province (2,3%) rispetto al totale delle auto in circolazione. Seguono Barletta-Andria-Trani (1,6%), Taranto (1,6%), Lecce (1,6%), Brindisi (1,5%) e Foggia (1,5%).
Le province che hanno visto nel 2022 la crescita maggiore di auto ibride ed elettriche rispetto al 2021 sono Lecce e Taranto, aumentate rispettivamente del +55,8% e +51,6%.
E se guardiamo alla classe di emissioni?
Il tasso più alto di vetture datate (Euro 4 o inferiore) si registra nella provincia di Barletta-Andria-Trani , con il 69,6% sul totale delle auto in circolazione. Seguono Foggia (66,7%), Brindisi (63,5%), Taranto (62,1%), Lecce (59,8%) e Bari (58,5%). Se si considerano solo le auto Euro 0 e 1, è Brindisi la provincia con il valore percentuale più alto (15,7%) mentre dal punto di vista quantitativo al primo posto troviamo Bari, dove circolano 76.322 Euro 0-1.