sabato 23 novembre 2024


29/05/2010 06:54:14 - Manduria - Politica

Ma se Alleanza di Centro non sarà in grado di fornire una indicazione unitaria, allora il sindaco nominerà, provvisoriamente, un assessore super partes

 
«Spero che entro una settimana Alleanza di Centro sia in grado di indicarmi il nome del proprio rappresentante in giunta, condiviso da tutto il partito. Se ciò non dovesse accadere, sarò costretto a nominare, provvisoriamente, un tecnico esterno super partes, in attesa che questo partito raggiunga l’unità di intenti».
Paolo Tommasino si trova fra le mani una imprevista patata bollente. Da tempo circolavano voci su presunte spaccature all’interno di questo partito, che ha contribuito, con un discreto risultato, alla vittoria al primo turno del centrodestra. Spaccature che poi sono emerse, nitidamente, a cavallo della seconda seduta del Consiglio Comunale. Tre i passaggi fondamentali: il primo è quello della decisione del commissario sezionale di espellere dal partito il consigliere comunale Muscogiuri; il secondo è l’intervento del fondatore del partito, l’on. Pionati, che annulla la decisione, sconfessando così l’operato del commissario Portogallo; il terzo ed ultimo (almeno sino a questo momento) è la decisione di Portogallo di rassegnare le dimissioni dalla carica di segretario sezionale, sancendo, col suo comunicato, la rottura ufficiale con Moscogiuri di una parte del partito.
Per il sindaco Tommasino c’è una sola consolazione: i tre consiglieri continuano però a ribadirgli la fiducia e il sostegno.
«Io non ho alcun tipo di responsabilità in questa situazione» si affretta a chiarire il dott. Tommasino. «Alla base delle divisioni vi sono problemi interni. Con gli ultimi comunicati, si è ufficializzata anche la rottura. Io ho provato a mediare, ma non si sono raggiunti risultati importanti».
Intanto la giunta resta monca: lo scranno assegnato ad Alleanza di Centro continua a restare vuoto.
«Già, e la situazione è intanto cambiata: prima vi erano i problemi personali del rappresentante di Alleanza di Centro che mi era stato indicato; ora, invece, manca l’intesa nel partito affinchè venga individuato un nominativo che sia di gradimento a tutti» prosegue il dott. Tommasino. «E credo che non sarà facile trovarla l’intesa».
Il sindaco non intende entrare nel conflitto.
«Io non sono un giudice: non spetta a me giudicare questioni che non mi riguardano. Io, al limite, sono un notaio: se mi arriva l’indicazione del rappresentante di Alleanza di Centro da nominare assessore, provvedo a ratificare il “contratto”. Ma non intendo affatto essere tirato per la giacchetta da una parte o dall’altra».
Intanto il tempo trascorre…
«Ho anche provato ad indicare una serie di nominativi di tecnici esterni, in grado di garantire le due parti» fa presente Tommasino. «Ma non ci sono stati mai margini di trattativa. Io, però, non posso restare all’infinito senza un assessore. Attendo ancora una settimana. Poi, se non mi arriva alcun documento condiviso da tutto il partito, provvederò io a nominare un tecnico, in attesa che all’interno di Alleanza di Centro la situazione di conflittualità si decanti».










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