«Sentenza storica del Tribunale di Taranto»
Riceviamo e pubblichiamo una nota della segreteria provinciale FIALS Taranto.
«Il Tribunale di Taranto con una sentenza emessa dal Giudice del lavoro, dott.ssa Maria Leone e pubblicata l’08 giugno 2023, su un ricorso promosso dall’avv. Fabrizio Del Vecchio, ha riconosciuto ad un ausiliario della Sanitaservice ASL Taranto lo svolgimento di mansioni superiori con decorrenza da marzo 2020», evidenzia il segretario generale della FIALS Taranto Emiliano Messina.
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Taranto ha dichiarato il diritto di un dirigente sindacale della FIALS Taranto all’inquadramento nella categoria A3 con decorrenza dal marzo 2020e condanna della Sanitaservice al pagamento delle relative differenze retributive.
Il provvedimento ottenuto dall’avv. Fabrizio Del Vecchio è la prima sentenza di accoglimento in Puglia che riconosce finalmente il diritto degli ausiliari che svolgono attività di pulizia negliambienti sanitari e socio sanitari, ivi compresa la pulizia di apparecchiature e strumentazioni, ad ottenere il livello di inquadramento economico A3 a fronte di quello A2 riconosciuto illegittimamente dalle Sanitaservice.
Finalmente il Tribunale di Taranto ha riconosciuto quanto previsto Contratto collettivo nazionale di lavoro della Sanità Privata, ma che per ragioni meramente economiche si è deciso di non applicare mortificando i diritti dei lavoratori.
Come FIALS stiamo già raccogliendo i mandati per avviare una class action contro la Sanitaservice al fine di veder finalmente riconosciuti i diritti dei lavoratori troppo spesso violati anche da chi, le partecipate pubbliche, dovrebbero garantirli.
Ci attendiamo che l’azienda ora ci convochi per definire tutta la piattaforma rivendicativa proposta dalla FIALS ma che per ragioni ignote viene ignorata dall’Amministratore Unico a partire dai buoni pasto, per passare alle varie criticità per il servizio 118, ausiliariato, CUP, supporto informatico e per finire al riconoscimento del livello A3 – tuona Emiliano Messina.
I contratti vanno rispettati e i diritti vanno tutelati, di questo bisogna farsene una ragione».