Inviata una lettera al sindaco Tommasino per rivedere meglio il progetto di maquillage del centro
«Sollecitati da un gran numero di cittadini, interveniamo, sia pure con molto ritardo, sulla realizzazione del progetto che sta in parte modificando la fisionomia del Centro cittadino.
Non avendo avuto modo, per motivi attinenti alla nostra organizzazione interna, di far sentire la nostra opinione in fase progettuale, ci siamo fin qui astenuti dal prendere la parola, per non sentirci dire che è troppo facile criticare “a posteriori”, anche perché, a giudicare in corso d’opera, si rischia di prendere dei grossi abbagli. Tuttavia, lo sconcerto suscitato, si può dire, in tutti i Manduriani dai dissuasori in ghisa collocati lungo la gradinata della chiesa di San Leonardo e immediate adiacenze, richiamando alla nostra mente tutte le altre perplessità in merito a scelte già compiute e suscitando in noi il timore che tali manufatti, o simili, possano essere disseminati in altri luoghi, ci inducono a chiederLe di voler riesaminare le ulteriori fasi progettuali, al fine di evitare errori così grossolani.
A volte, il cosiddetto “arredo urbano”, di cui con tanta disinvoltura si fa uso da un po’ di tempo a questa parte, è una vera e propria calamità che si abbatte su un contesto architettonico di pregio, che di esso non avrebbe alcun bisogno.
Interventi che vogliano intendersi come migliorativi non dovrebbero, secondo noi, alterare la tipicità dei luoghi, in cui una comunità da tempo immemorabile si riconosce, come è avvenuto per la Villa Comunale, in sè e per sé molto bella, ma del tutto estranea al contesto in cui è collocata e aliena rispetto alla memoria stratificata di tante generazioni.
Ci permettiamo di suggerire, consapevoli che il fermo dei lavori costituirebbe per le casse comunali un grosso aggravio, di creare, in tempi brevi, un gruppo di lavoro, numericamente ridotto, con il coinvolgimento dei rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni culturali presenti sul territorio, che possa affiancarLa in questa opera di riesame, per valutare se e come, senza ulteriore esborso di denaro, sia possibile apportare delle modifiche migliorative al progetto o alle modalità di realizzazione dello stesso, sia in ordine ai materiali che, ad esempio, alle sue conseguenze sulla viabilità».
Il Direttivo dei
Verdi di Manduria