Il presidente del Talsano: «Garantiamo la massima accoglienza»
Il presidente dell’Anspi Fatima Talsano, Gaetano De Marco, e quello del Sant’Antonio Avetrana, don Dario De Stefano, stemperano la tensione alla vigilia della gara d’andata della finale dei play off della Terza Categoria jonica.
Nessun astio, per la verità, esiste fra le due tifoserie. Ma nei giorni scorsi il vice sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, aveva inviato una lettera aperta al Prefetto e ai comandanti provinciali di tutte le forze dell’ordine per chiedere maggiore sicurezza nella gara di ritorno, temendo contatti fra i tifosi della squadra del suo paese e quelli dell’Ausonia Taranto, formazione eliminata nelle semifinali.
«Assicuro sia il vice sindaco di Avetrana che la società avetranese: a Talsano avranno la massima ospitalità e potranno disputare l’incontro nella massima sicurezza, perché questo tipo di comportamento è nel nostro Dna» afferma in una nota il presidente dell’Ansi Fatima Talsano, De Marco. «Se poi il Sant’Antonio Avetrana teme che i tifosi dell’Ausonia possano raggiungere Talsano per eventuali rese dei conti, posso aggiungere che sarà nostra premura evitare ogni tipo di contatto all’interno del nostro impianto, anche per evitare di subire sanzioni disciplinari. Pur se condividiamo la necessità di maggiore sicurezza degli impianti che ospitano gare di categorie inferiori, crediamo che chiedere la riunione del Comitato per l’Ordine Pubblico finisce per creare un inutile allarmismo. Invitando entrambe le società ad accettare sportivamente il responso del campo, consentitemi una battuta nella speranza di stemperare la tensione: Nostra Signora di Fatima (cui abbiamo dedicato il nostro club) è la Madre di tutti, compreso Sant’Antonio, che viene richiamato nella denominazione della squadra avetranese…».
Anche don Dario De Stefano, presidente del Sant’Antonio Avetrana, getta acqua sul fuoco.
«Io, gli altri dirigenti e i calciatori ci dissociamo dall’allarmismo contenuto nell’intervento del vice sindaco di Avetrana, alla cui base, probabilmente, vi è un eccessivo timore soggettivo che alcuni tifosi locali gli hanno trasmesso, temendo che quella che potrebbe essere una festa dello sport diventi invece uno scontro tra gente che di sportivo non ha nulla» afferma don Dario. «Anche considerando l’assoluta assenza di dissidi o incomprensioni tra le due società, prova ne è il terzo tempo (con panini e bibite) che al termine di tutte e quattro le sfide (due di campionato e due di playoff) si è svolto, considerando la stima e il rispetto che questa società ha e continua ad avere verso la Pol. Ausonia Taranto e tutte le altre partecipanti al campionato».