Il rischio per gli automobilisti di imbattersi in sedicenti compagnie di assicurazione che propongono coperture RC Auto a prezzi molto convenienti, in particolare polizze temporanee, che però, essendo fasulle, non offrono alcuna copertura dai rischi
L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” con un post riguarda le truffe delle polizze assicurative fasulle.
La consueta attività di monitoraggio espletata dalla Polizia Postale, infatti, ha rivelato la presenza di molti siti sui quali vengono vendute polizza assicurative RCAuto false. Nello specifico, la crescente offerta di coperture assicurative da sottoscrivere online comporta anche il rischio per gli automobilisti di imbattersi in sedicenti compagnie di assicurazione che propongono coperture RCAuto a prezzi molto convenienti, in particolare polizze temporanee, che però, essendo fasulle, non offrono alcuna copertura dai rischi. Proprio nell’ambito di accertamenti su siti internet che pubblicizzano offerte assicurative, al fine di svelare eventuali comportamenti truffaldini, la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso ha individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare di un conto corrente sul quale, in un solo mese, sono confluiti i pagamenti di oltre 150 polizze assicurative fasulle per autoveicoli e motoveicoli pubblicizzate online. Nell’ambito delle indagini, infatti, la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Campobasso ha scoperto decine di automobilisti che, ignari di aver sottoscritto polizze “truffa”, circolavano sprovvisti di copertura assicurativa. Attenzione, quindi alle raccomandazioni della Polizia Postale che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di seguito rilancia proprio per evitare spiacevoli inconvenienti e cioè di verificare sempre i siti internet delle compagnie assicurative, ed in particolare:
• accertare i dati e i riferimenti della compagnia assicurativa (nominativo e sede);
• controllare che il sito dell’assicurazione presenti preventivi, prodotti e la storia del gruppo;
• diffidare se i contatti con la compagnia avvengono esclusivamente via cellulare o whatsapp, soprattutto per polizze di breve durata;
• diffidare se vengono utilizzati metodi di pagamento non tracciati quali ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro che non garantiscono la sicurezza del pagante;
• diffidare se l’intestatario del conto fornito per effettuare il pagamento non risulti la stessa compagnia assicurativa, ma bensì una persona fisica.
Gli automobilisti possono infine verificare la copertura assicurativa del proprio veicolo tramite il servizio offerto dallo “Sportello dei Diritti”, rivolgendosi agli esperti dell’associazione tramite i contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org.