“Interpretate voi tutti, tifosi e sportivi avetranesi, la festa che doveva essere dello sport”
«Domenica pomeriggio al “V.Mazzola” di Avetrana si è disputato l’incontro per la finale di andata play-off per l’accesso al campionato di seconda categoria regionale A.S.SANT’ANTONIO – FATIMA TALSANO, una partita che l’intera comunità avetranese attendeva sicuramente da più di dieci anni, ma grazie ai “nuovi intenditori dello sport” abbiamo avuto l’ennesima conferma che il voler fare calcio per passione non viene classificato neanche come optional perché ormai è reso nullo e privo di ogni significato. Ringraziando di vero cuore l’impegno che hanno messo “alcuni personaggi” a cui rivolgo il mio applauso personale per regalarci questa “bella festa” che sinceramente la nostra società non meritava assolutamente.
Sconfitta in campo netta, merito di un grande Talsano che ha saputo gestire al meglio la partita e sfruttare di sicuro il nostro calo psicologico dopo la brutta notizia in mattinata che lo stadio comunale di Avetrana per motivi di ordine pubblico doveva essere chiuso ai tifosi, disputando la partita a porte chiuse.
Di sicuro sono stati i tormentoni della settimana a causare questo disagio, alcune affermazioni di un certo peso che non hanno potuto evitare questo disguido e per la felicità fortunatamente di quella piccola parte che “disprezza il calcio ad Avetrana” perché lo ritiene anche questo inutile, abbiamo dato dimostrazione che è impossibile gestire una semplicissima partita di pallone e certamente A.S.SANT’ANTONIO non è responsabile dei fatti e degli gli avvenimenti accaduti in tutti questi giorni.
E’stato un onore percorrere in questa stagione calcistica, come del resto anche nelle precedenti, un cammino così emozionante all’insegna della passione e dell’amore al vero calcio.
Far parte di questa società sportiva è già aver vinto, perché i valori, l’impegno ed il lavoro che sono stati svolti fino ad oggi hanno portato già i loro frutti ad Avetrana, a coloro che davvero amano l’attività agonistica.
Sicuramente non è mia abitudine attaccare e giudicare coloro che si rappresentano come i “nuovi inventori del buon calcio”, specie questa settimana personalmente ne ho conosciuti diversi e si sono subìto messi in mostra, come ormai è loro abitudine fare, denunciando l’intera situazione che si è venuta a creare, addirittura la nostra incapacità sportiva di fronte a tutta quella gente che poche ore prima credeva in noi.
Avendo anche Noi dignità, rispetto, correttezza ed educazione, accettando a pieni meriti la sconfitta con il Talsano, subendo i cori negativi dei nostri tifosi, siamo usciti dallo stadio a testa alta ed abbiamo informato, persona dopo persona, le motivazioni di questo disagio, anche perché le voci di corridoio confermate erano l’opposto e non mi sembra giusto informare la gente, scaricando tutte le colpe sulla nostra società, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che A.S.SANT’ANTONIO ha
contribuito insieme ai tifosi ad organizzare le coreografie dello stadio.
Vorrei solo ricordare a tutti coloro che amano il vero calcio che A.S.SANT’ANTONIO non conosce nemici, bensì tutti amici, mentre qualcuno che intende far dello sport un mezzo di strumentalizzazione di sicuro fa fatica a trovare un amico e facilità a non perdere un nemico.
In nostra coscienza crediamo di aver agito con rispetto reciproco nei confronti di tutti, con serietà, assumendoci non solo le nostre responsabilità, gestendo situazioni impossibili e prendendo decisioni che non spettavano a Noi, ma comunque sempre per il bene di questa comunità, però in cuor loro quella gente fortunatamente che aspira ad essere sempre un numero limitato non può giudicare in questo modo il gran lavoro che da tre anni questa società fa per tutti senza chiedere nulla a nessuno, merito sicuro del saper investire in risorse semplici che hanno solo l’unico pregio: il buon frutto e l’amore per la propria terra.
GRAZIE RAGAZZI E GRAZIE AVETRANA PER IL SOSTEGNO CHE DOMENICA DOPO DOMENICA AVETE VOI DATO A QUESTA SOCIETA’ CHE HA COME UNICO SCOPO DI FEDE LA FORMAZIONE DI UN VERO GRUPPO PER UN PROGETTO VINCENTE».
A.D. Maggiore Vito