La presidente De Bartholomaeis: «E’ stato un accordo raggiunto fra i partiti della minoranza: se avessimo rifiutato, di cosa saremmo stati accusati?»
«In merito a quanto apparso recentemente sulla stampa locale, circa la composizione delle Commissioni Consiliari, la prego di voler pubblicare quanto segue, a precisazione e/o integrazione.
Il regolamento comunale per la formazione e il funzionamento delle suddette Commissioni non brilla per chiarezza. All’articolo 3, mentre al primo comma afferma che ogni gruppo consiliare ha diritto ad essere rappresentato in ogni commissione, nei successivi commi “lascia intendere” che, comunque, si ha diritto ad un rappresentante ogni tre consiglieri. Ed è questa la prassi che si è sempre seguita. Noi Verdi abbiamo già segnalato l’incongruenza……ma questa è un’altra storia.
Essendo i Consiglieri dei Verdi due, ad essi si è unito, ai fini di cui sopra, quello di S:E.L., Cosimo Filomeno: a ciascuno dei tre Consiglieri, due Commissioni. In questa occasione, il Consigliere Filomeno ha chiesto esplicitamente ai Verdi di poter prendere parte alla quarta Commissione, quella, per intenderci, a cui fa capo l’ecologia. Abbiamo accettato. Abbiamo fatto male? Collaborare con gli altri partiti di opposizione, in queste faccende organizzative, è politicamente scorretto? Se avessimo rifiutato, di che cosa saremmo stati accusati?
Inoltre.
1°. I lavori delle commissioni sono pubblici: nessuno potrà impedirci di assistere ai lavori della quarta.
2°. Non è l’assenza da una commissione che potrà distoglierci dall’occuparci di qualsivoglia problema, inclusa l’ecologia.
3°. Tutte le problematiche inerenti l’assetto del territorio, dall’urbanistica, al verde pubblico, alle aree protette, agli insediamenti industriali (incluse le discariche e molto altro), fanno capo alla seconda Commissione, tra i cui componenti c’è il Consigliere dei Verdi, Perrucci.
Infine.
I rapporti dei Verdi con gli altri partiti di opposizione sono improntati alla massima cortesia istituzionale. All’insediamento della prima Commissione, i quattro Consiglieri di opposizione, me inclusa, hanno votato compattamente per Amleto Della Rocca, come presidente. All’insediamento della sesta, Gianni Vico ed io abbiamo palesemente votato l’uno per l’altra. Ciò non impedisce a ciascuno di perseguire i propri obiettivi politici in piena autonomia, a volte convergendo, a volte divergendo.
Certa di aver fornito un contributo di chiarezza, anche nei confronti di coloro che alimentano, con il loro chiacchiericcio, la propria personale battaglia contro i Verdi, strumentalizzando a proprio uso e consumo quanto viene riportato dalla stampa».
Cecilia de Bartholomaeis
Presidente dei Verdi di Manduria.