In molti danno forfait: l’Avetrana si presenta in 10, termina il primo tempo in 8 e non ha i numeri per i giocare la ripresa
Il ritorno della finale playoff, dopo gli ultimi avvenimenti e lo scellerato incontro d’andata, risulta essere una pura formalità per il Talsano. Nella domenica in cui si festeggia il Santo ispiratore dell’associazione sportiva avetranese (Sant’Antonio di Padova), il clima in terra tarantina è di festa, se pur la partita anche a Talsano si gioca a porte chiuse con la presenza di forze dell’ordine sulla piccola tribuna.
I giocatori di casa sono però già pronti a brindare per la vittoria dei playoff tingendosi nel pre-partita i capelli color oro.
La squadra avetranese, dal canto suo, porta a termine il proprio impegno, presentandosi a Talsano, se pur decimata: gli infortuni, le squalifiche e la non giustificata indisponibilità di alcuni giocatori costringono l’Avetrana a giungere in 11 elementi contati. Costretta poi a giocare in 10 per un ulteriore imprevisto dell’ultima ora. Eppure l’orgoglio dei ragazzi scesi in campo accompagna l’Avetrana per circa mezz’ora. Le occasioni per passare in vantaggio ci sono, ma vengono sprecate malamente da ottima posizione da un volenteroso Prisciano.
Poi però sale in cattedra il Talsano, arrivano le conclusioni dalla distanza e la prima rete non tarda. Il gol del n.10 è un tiro di estrema precisione alla sinistra del portiere avetranese.
La seconda marcatura arriva dopo poco:il Talsano ha la meglio sulle fasce e riesce a punire ancora una volta la retroguardia biancorossa con un preciso diagonale.
La furia Talsanese non si placa neppure dopo l’nfortunio di un giocatore avetranese: omartire purtroppo abbandona il terreno di gioco dopo che era riuscito a salvare un tiro in rovesciata di un calciatore talsanese.
Avetrana stoica in 8 uomini,ma arriva il terzo gol:un altro tiro dalla distanza, forte e preciso,deviato appena dal portiere avetranese.
La quarta marcatura arriva al 40’: l’incursione sulla sinistra è letale per la difesa avetranese infilata con un preciso piattone sul primo palo. 4-0 come all’andata, un risultato pesante ma giustificabile.
Il Talsano recrimina anche per un rigore, presunte mani in area biancorossa, ma l’arbitro è clemente e lascia correre.
Il secondo tempo non inizia nemmeno. I crampi bloccano altri giocatori avetranesi, scesi in campo poche volte in questa stagione. La partita è dichiarata finita.
Giusti festeggiamenti per i padroni di casa che regalano un lungo applauso alla finalista ospite: abbracci e strette di mano come all’andata e un ricco terzo tempo per celebrare assieme la vittoria della finale playoff.
Pur considerando la superiorità tecnica mostrata in campo da parte dell’Anspi Fatima Talsano, resta il rammarico per la Sant’Antonio Avetrana di non aver potuto giocare tranquillamente l’attesissima doppia finale: pagata a caro prezzo la decisione di giocare a porte chiuse. L’Avetrana però, si prepara a presentare richiesta di ripescaggio per giocare in Seconda Categoria, forte della vittoria della Coppa Disciplina e dell’impegno profuso per rendere corretto anche il proprio pubblico.
Gli enormi sforzi che l’A.S.Sant’Antonio Avetrana ha dovuto sopportare hanno dato nuova linfa a chi ama il calcio inteso come passione e divertimento, hanno risvegliato il senso di attaccamento alla maglia e al proprio paese, hanno mosso gioie e dolori in tifosi giovani e meno giovani. Il cammino dell’A.S.Sant'Antonio Avetrana è stato un cammino vincente, anche se è mancata la ciliegina sulla torta, sono stati comunque raggiunti i due obiettivi di inizio stagione: Coppa Disciplina e piazzamento in zona Playoff. Di sicuro, però, ora è fondamentale che dall’interno stesso si cominci a lavorare per il futuro. Si dovrà tracciare un bilancio dirigenziale e tecnico, di sicuro non potranno esimersi da critiche in maniera propositiva, tutti quei giocatori che hanno preferito abbandonare la nave all’ultimo, dopo tutti gli sforzi e i sacrifici che la società ha dovuto affrontare. Un esame di coscienza è indispensabile per comprendere che il gruppo resta vincente se rimane unito nel bene e nel male.
La società ringrazia il mister, i collaboratori tecnici, gli sponsor, tutti i tifosi, il gruppo ultras, ringrazia sinceramente tutti i propri giocatori, anche se proprio da alcuni di loro non si aspettava un finale così remissivo, ma, come si sa, la pazienza è la virtù dei forti e la Sant’Antonio Avetrana è ormai una realtà molto forte.
Formazione: Foggetti, Margheriti, Lomartire; Padula, Pesare, Frisenna; Prisciano, Gallone, Spagnolo, Maggiore. Allenatore: Addabbo Fulvio
Francesco Carrozzo