Stellato, nello specifico, chiede alla Regione di intervenire su Governo e Miur affinchè, “nel rispetto dei limiti di orari e giorni di lezione previsti dalla normativa nazionale, sia valutata una diversa articolazione del calendario scolastico”
Troppo caldo in classe, occorre posticipare l’avvio delle lezioni scolastiche in Puglia. Serve attrezzare, inoltre, le aule con tende ed impianti di climatizzazione, per rinfrescare gli ambienti e garantire il benessere di studenti e personale scolastico, stremati dalle ondate di calore.
E’, in estrema sintesi, il contenuto di una mozione presentata da Massimiliano Stellato, consigliere regionale pugliese di Italia Viva, a seguito dei numerosi disagi registrati a Taranto e in Puglia, alla ripartenza delle lezioni.
Stellato, nello specifico, chiede alla Regione di intervenire su Governo e Miur affinchè, “nel rispetto dei limiti di orari e giorni di lezione previsti dalla normativa nazionale, sia valutata una diversa articolazione del calendario scolastico, anche ponendo la questione in conferenza Stato-Regioni, con l’obiettivo di armonizzare inizio e fine dell’anno scolastico nei territori del sud Italia, accomunati da analoghe condizioni climatiche”.
Ma non basta, perché le aule pugliesi sono sprovviste, in molti casi, delle misure minime di protezione dal caldo, come tendaggi adeguati. Per questo, si legge sempre nell’atto di indirizzo, vanno individuate “misure finanziarie per consentire agli enti pubblici pugliesi, proprietari degli immobili che ospitano istituti scolastici, di dotarsi di tende ignifughe ed impianti di climatizzazione in tutte le aule”.
La mozione di Stellato, si innesta, tra l’altro, sulle numerose polemiche suscitate in regione, dall’avvio delle lezioni, il 14 settembre, in pieno caldo estivo, con malori tra studenti e docenti, a cui sono seguiti interventi di dirigenti scolastici che hanno disposto l’anticipo delle uscite.
Insomma, a metà settembre, in Puglia, le temperature sono ancora troppo elevate per far tornare in classe gli studenti. Inoltre, si legge nel testo, il differimento dello “start” avrebbe anche riverberi positivi sul nostro settore turistico, dal momento che “le famiglie pugliesi sono impossibilitate a programmare le proprie vacanze in loco, in un periodo dalle temperature ideali e che ragionevolmente può assicurare al sistema turistico ed all’economia regionale importanti riscontri sul piano della destagionalizzazione” e poi, a dirla tutta, “la nuova struttura del calendario, con l’anticipazione a settembre dell’inizio dell’anno scolastico e con l’estensione delle vacanze invernali, ha danneggiato il turismo al Sud, a favore di quello al Nord”.
La mozione, attraverso il Consiglio regionale, chiede l’impegno della Giunta e del presidente Emiliano.