«E’ un bene che certe situazioni all'apparenza negative si manifestino già all'inizio del percorso: questo perchè ci consente di identificare sin da subito quelli che possono essere i nostri limiti e lavorarci su al fine di farne tesoro per il resto del campionato»
Lungi dall'adottare una visione schopenhaueriana dei fatti, coach Angelo Santoro commenta con toni serafici, ma al contempo laconici, la “debacle” della prima di campionato.
Analogamente ad un “pater familias” comprensivo, rimprovera, perdona ed incoraggia i suoi discepoli al fine di indirizzarli sulla strada della saggezza.
Mister, riavvolgiamo il nastro e analizziamo con precisione certosina la performance dei suoi al cospetto del Taviano.
«E stata senza alcun dubbio una gara dai due volti. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni da rete, così come nella ripresa; peccato non aver negli ultimi minuti concretizzato un' occasione nitida che altrimenti ci avrebbe permesso di parlare di un risultato positivo. Di certo non meritavamo affatto di perdere questo match, ma il più delle volte nel calcio sono gli episodi a determinare un risultato; ed è quanto avvenuto al Basurto».
Ciò malgrado, appare alquanto prematuro fasciarsi la testa.
«Assolutamente. Anzi, talvolta è un bene che certe situazioni all'apparenza negative si manifestino già all'inizio del percorso: questo perchè ci consente di identificare sin da subito quelli che possono essere i nostri limiti e lavorarci su al fine di farne tesoro per il resto del campionato. Uno di questi, emerso nel corso della partita di domenica, è indubbiamente l'atteggiamento erroneo con cui porsi al cospetto di compagini come il Taviano nonchè molte altre del nostro girone. Pur essendo la nostra difatti sulla carta una squadra di enorme qualità in virtù dei 'curricula' prestigiosi di diversi elementi, umiltà e fame non possono nè devono mancare in categorie come queste. Pertanto, per arrivare lontano è necessario calarsi nella realtà della Prima Categoria con la mentalità giusta e sono sicuro questo avverrà già nei prossimi incontri».
Ora testa al match di domenica contro il Vernole, magari di fronte ad un Camassa traboccante.
«Sì. A tal proposito stiamo lavorando sodo per correggere e limare quegli aspetti già menzionati in vista del match contro una delle squadre meglio attrezzate del torneo. Questa rappresenterà per noi un'importante occasione per riscattarci e potrà esserlo ancora di più con uno stadio stracolmo e pieno di famiglie: i tifosi possono darci davvero una grossa mano».
Aldo Simonetti
Ufficio Stampa Sava