La sconfitta rovina l’aria di festa sugli spalti: oltre 500 tifosi presenti
Non al momento opportuno. La seconda sconfitta in campionato coincide con l'esordio tra le mura del Camassa, in quella che avrebbe dovuto essere una vera e propria festa dello sport. Malgrado il k.o. sonoro, gli oltre 500 tifosi assiepati sui gradoni dell'impianto savese hanno dato vita ad un carosello di colori, applausi e balli. Presenti per l'occasione numerose famiglie, bimbi festanti, esponenti delle istituzioni, diversi personaggi provenienti dal magico mondo del calcio, la mascotte Nino, il vessillo argentino sventolante in omaggio ad Anibal Montaldi nonchè curiosi non necessariamente di fede biancorossa, evidentemente attratti dallo spettacolo che solo un ambiente calcisticamente genuino sa offrire.
Da par loro, i padroni di casa paiono mettere in atto un copione simile a quello visto a Racale: primo tempo alquanto arrembante, con una serie di discrete occasioni. Sul calar del sipario, tra un atto e l'altro, qualcosa nel meccanismo pare incepparsi, sino a condizionare la ripresa, caratterizzata altresì da una gamma di svarioni in virtù dei quali il Vernole presenta al termine un conto salato. Fin troppo. Nota positiva, l'esordio dal primo minuto del 'Pocho' Montaldi che ha modo di sfoderare buoni numeri dal suo repertorio benchè unitosi ai propri compagni solo alcuni giorni fa.
Tre, due, uno, si parte. Già nei primi minuti il gli uomini di Santoro sembrano trottare con vigore e giocare alla pari di un Vernole che sin dalle prime battute appare non provare alcun timore reverenziale. Anzi, la truppa salentina fa mostra di un calcio organizzato, sciolto e veloce, seppur sovente facilitato dalle praterie sconfinate libere d essere percorse. Al 15' primo vero sussulto della gara con un tap-in di Caporusso neutralizzato da Pino. Al 27' ci prova Odone da fuori area, ma la conclusione termina alta. Pochi minuti più tardi, in velocità, gli ospiti si rendono pericolosi con un fendente che sfiora la traversa. Frattanto, l'adelantero Montaldi semina frequentemente il panico tra i difensori leccesi. Al 41' i biancoverdi passano: sugli sviluppi di una palla inattiva, Pellè è lesto ad anticipare la retroguardia savese e ad insaccare, raggelando tutti gli astanti.
Nella ripresa, il caos platonico. Idee poco chiare, qualche opportunità capitata in area avversaria ma non concretizzata (di Odone e Montaldi le più rilevanti) e tanto libero arbitrio concesso agli avanti vernolesi, che il più delle volte inducono all'errore, come nel caso del raddoppio siglato al 58' dal summenzionato Pellè e viziato da una marchiana indecisione difensiva. La genesi della terza marcatura, firmata da Botrugno all' '83, è piuttosto affine. Servono infine i guantoni di Schina ad impedire il poker con una prodigiosa respinta ad una manciata di minuti dal triplice fischio.
Mercoledì, intanto, porte del Camassa nuovamente aperte in occasione del primo turno di Coppa Italia contro la Don Bosco Manduria.
Ora, testa bassa e pedalare.
ASD SAVA CALCIO: Schina, Lomartire, Sampietro, Odone, Di Maggio, Franciosa, Caporusso (76' Zaccaria), Maggio (82' Torinti), Montaldi, Cellamare, Appeso. All.: Santoro. A disp.: My, Fina, Antonucci, De Gaetani, Sale, Decataldo, Mero.
VERNOLE CALCIO: Pino, Mingiano (90' Verri), Perrone, Sindaco, De Mitri, Protopapa (72' Botrugno), Murrone, Sergio (84' Vizzino), Bolognese, Pellè, De Giorgi. All: Greco. A disp.: Napoli, De Nigris, De Pascali, Marra, Blasi.
ARBITRO: Capuano di Barletta
MARCATORI: 41' e 58' Pellè, 79' Botrugno
AMMONITI: Lomartire (S); Sergio, Bolognese, Vizzino, Botrugno (V)
Aldo Simonetti
Ufficio Stampa Asd Sava