De Pasquale: «Non c’è ancora nulla di concreto»
Giovanni De Pasquale ammette che l’ipotesi che potrebbe essere lui il prossimo allenatore del Gallipoli è più di una semplice voce.
Tenuto conto che non è stata ancora costituita una società e che non si sa in quale categoria giocherà la squadra giallorossa che nascerà, naturalmente, al momento è possibile parlare solo di generici segnali di disponibilità reciproca ed in questo senso il trainer di Salice Salentino è chiarissimo.
«Sino al 30 giugno sarò un tesserato del club presieduto da Daniele D’Odorico – sostiene De Pasquale – Ma ho lavorato per l’intera stagione a contatto con Sergio Mello, in quanto ho guidato la Primavera. Mi sembra normale che tra di noi ci sia stato qualche discorso proiettato al futuro, visto che il responsabile del settore giovanile del sodalizio che rischia di essere dichiarato fallito fa anche parte del gruppo che si sta adoperando per salvare il calcio gallipolino. Per il momento, però, si tratta di un pour parler e nulla più – aggiunge De Pasquale – Molti componenti dell’associazione “Il mio Gallipoli” dalla quale dovrebbe nascere la nuova società mi stimano. Per quel che mi riguarda, mi sono trovato benissimo a Gallipoli ed ho legato con l’ambiente. Senza contare che si tratta di una piazza di grande blasone, che può contare su una tifoseria appassionata e calorosa, che è stata al seguito del team ovunque anche in serie B nonostante le vicissitudini negative».
Dopo avere ammesso che esiste un feeling reciproco, De Pasquale … frena. «Solo quando ci sarà il nuovo club e si saprà in quale categoria militerà la squadra si conosceranno le strategie della dirigenza – afferma il tecnico di San Pancrazio Salentino – Se riceverò la proposta di allenare il Gallipoli prenderò in seria considerazione l’ipotesi. Al Gallo ed ai suoi tifosi mi legano anche le due panchine che ho collezionato in serie B, coincise con la vittoria sulla Triestina e con l’onorevole sconfitta subita contro il Lecce, che è maturata solamente in extremis. Indipendentemente dai discorsi connessi alla mia persona – prosegue De Pasquale – spero che la società che nascerà riesca ad ottenere l’iscrizione in serie D perché si tratterebbe di un punto di partenza meno traumatico per una piazza che viene dalla B».
Sull’istanza di fallimento del club, De Pasquale è lapidario. «Ho vissuto direttamente i problemi che ci sono stati durante la stagione, apprendendo dai media altre situazioni incresciose – dice l’allenatore – Purtroppo questo finale amaro era ampiamente nell’aria».