La Polizia ha eseguito due fermi: si tratta di un 45enne e di un 37enne, entrambi con diversi precedenti penali alla spalle
La Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due uomini fortemente indiziati del delitto di tentato omicidio, in concorso tra loro.
I poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti ieri a seguito della segnalazione, giunta al numero di emergenza 113 della Sala Operativa della Questura, di persona attinta da colpi di arma da fuoco presso un ristorante in zona Talsano.
Sul posto, i colleghi hanno appreso che il proprietario del locale era stato colpito da un proiettile esploso al suo indirizzo, dopo aver avuto un diverbio con alcuni avventori del suo locale.
I poliziotti hanno rinvenuto all’interno del ristorante un bossolo probabilmente riconducibile ad un’arma scacciacani modificata.
Sul posto è intervenuto anche personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica che, grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nel locale ed alla profonda conoscenza della compagine criminale tarantina, hanno raccolto elementi utili per l’individuazione del presunto autore del reato – un 45enne – e di un altro soggetto – un 37enne – entrambi con diversi precedenti penali alla spalle, che si sono dati a precipitosa fuga.
Il proprietario del ristorante, invece, è stato trasportato da personale del 118 presso il Pronto Soccorso del SS. Annunziata, ove è stato sottoposto ad intervento chirurgico.
I poliziotti della Squadra Mobile sono stati impegnati tutta la notte per seguire le tracce dei presunti responsabili e ieri mattina sono riusciti a rintracciare entrambi in zona Talsano.
Stando alle informazioni raccolte, sembrerebbe che il diverbio con il ristoratore sia legato a futili motivi inerenti la ritenuta e presunta scarsa qualità del cibo servito parametrato all’eccessivo costo delle pietanze consumate.
Sono ancora in corso le indagini per determinare l’esatta dinamica dei fatti.
Trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, i due sono stati tradotto presso la casa circondariale di Taranto.
Si ribadisce che per i due vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.