sabato 23 novembre 2024


23/10/2023 18:47:55 - Manduria - Calcio

Abbiamo scelto una serie di commenti di tifosi del Manduria o comunque di sportivi pubblicati nella pagina social dell’UG Manduria Sport

Cosa c’è alla base della flessione del Manduria?

E’ la domanda che un po’ tutti, in città, si stanno ponendo. Abbiamo voluto dar spazio, attraverso questo articolo, alla voce dei tifosi e degli sportivi: abbiamo scelto una serie di commenti pubblicati nella pagina social dell’UG Manduria Sport,

C’è chi, come Vitantonio, sostiene che si è «sbagliato a lasciare andare via due giocatori come Nicola Russo e Darcante». Russo, l’attaccante ora in forza al Massafra, ieri ha realizzato una tripletta.

Diversi tifosi sostengono che non ci sia lo spirito di gruppo: gli spagnoli giocherebbero, ovvero, per sé o fra di loro.

Ecco alcuni commenti in tal senso.

Carmine: «Nello e Quarta non ricevevano mai palla! Se la passavano sempre lì stessi! Non c’è gioco di squadra! E come giocare con un uomo o anche più in meno!».

Raffaele: «Centrocampo inesistente si giocava: solo su una fascia nel secondo tempo. D’Ettorre era sempre solo e nessuno gli passava la palla».

Gianleo: «Nello si è disperato per tutto il tempo. Non lo hanno mai visto in campo. Assurdo».

Cosimo: «Se gli spagnoli giocassero di squadra, senza pensare a fare i fenomeni tra di loro, dimostrando di tenere come Maraglino, Cavaliere e D’Ettore, non staremmo in queste condizioni. Si può anche perdere, ma non con questo atteggiamento. Ritornate con i piedi per terra cari spagnoli!».

In questo dibattito a distanza interviene anche un tifoso dell’Ugento, Alessandro.

«Vi posso garantire che a Ugento lo scorso anno lo spogliatoio era spaccato, soprattutto per gli spagnoli. Anche quest’anno ne abbiamo qualcuno, ma perlomeno non sono tutte primedonne ! E mister Oliva riesce a gestire il gruppo in modo magistrale. Comunque è stata una bella partita, ci vediamo al ritorno».

Non mancano i consigli a mister Salvadore.

Andrea: «Peccato, perché i singoli sono forti, la grinta c'è assolutamente, ma manca il gioco di squadra. Se iniziamo a giocare da squadra le vinciamo tutte».

Orazio: «Una sconfitta ci sta... Ma troppi gol presi nelle ultime 3 gare. Qualcosa non sta funzionando».

Giuseppe: «Premettendo che contro l’Ugento meritavamo qualcosa in più, secondo me son stati più episodi a deciderla: vedi la punizione del secondo gol loro, che per me era inesistente.

Loro sono una bella squadra con il numero 70 che è di un’altra categoria. Ma noi sinceramente non siamo da meno.

Son due/tre partite però che regaliamo un tempo agli avversari e nel secondo tempo con i cambi aggiustiamo un po’. Secondo me alcune volte bisognerebbe avere più coraggio di panchinare qualche nome importante che in questo momento non ha 90 minuti nelle gambe».

Demetrio: «Cosa dire del Manduria? Si vedono gli stessi difetti già visti in altre gare. Mancanza d’un vero regista, difficoltà nel giocare da squadra e un approccio alla gara sempre molle. L'Ugento, una compagine molto manovriera, per quanto fatto vedere ieri è sicuramente più forte dei nostri. Il Manduria, una compagine costruita per vincere e dominare il campionato, al momento non riesce ad esprimere questa convinzione».

Mimmo: «Il calcio è un gioco di squadra e quando si gioca di squadra si esaltano le individualità. Caro mister questo devi insegnare ai ragazzi. Se non lo capiscono devono cambiare sport».

Fabio: «Mister Salvadore, grazie per l’ennesima partita primo tempo regalato e centrocampo inesistente. Poi non so se si deve entrare in rete con tutto il pallone. Secondo tempo: D’Ettorre lasciato solo e mai avuto un pallone per 30 minuti. Mister è da sei partite che prendiamo acqua a centrocampo: non ci siamo. Sveglia”!».

Antonio: «Mister Andrea Salvadore, così non andiamo da nessuna parte... Da 5 partite che non stiamo capendo niente più a centrocampo. Ci spiegate perché giochiamo sempre su una fascia e l’altra non la pensiamo proprio? Grazie e attendiamo fiduciosi una vostra risposta.

Antonio: «A centrocampo abbiamo perso la partita. Non abbiamo un giocatore che sostituisce Nello. L’hanno scorso avevamo Tarantino e allora ce la facevamo. Quest’anno tutti all’attacco. Linares l’hai preso dal Sulmona. Sai cosa faceva lì? Il trequartista. Qui invece non gioca nel suo ruolo. E’ da un po' che lo dico. Si abbiamo vinto per 1-0 con altre squadre ma hai stentato. Abbiamo vinto 1-0 con il Mesagne in casa penultimo, che oggi ne ha prese 4 a Massafra con tripletta di Russo (ex Manduria)».

Mentre inizia a serpeggiare una nostalgia per mister Branà, c’è anche chi conserva intatto l’ottimismo.

Massimo: «Siamo in tempo per cambiare rotta. Basta chiacchiere: la squadra deve fare gruppo per poter essere una vera squadra. Noi ci saremo sempre. Ora tocca a voi tutti».

Salvatore: «Ok, tutto ammesso e non concesso come dite voi! Via l’allenatore, fate giocare quello, perché non fate giocare quell’altro ecc ecc.

Solo due parole voglio dire.

Abbiamo perso una partita con alti e bassi. Non abbiamo demeritato, né tantomeno siamo stati sopraffatti. Dico che questa sconfitta sicuramente servirà a far capire dove si sta sbagliando. Mille commenti, mille vedute diverse. Abbiamo perso una partita non la guerra. Il campionato è lungo, alla fine si vedranno i risultati: credetemi, sono convinto che il Manduria raggiungerà il traguardo. L’importante è stare tutti uniti. Forza ragazzi, come gridiamo tutti insieme: non vi lasceremo mai soli. Così dev’essere».

 











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