«E’ immorale che la quasi totalità dei pazienti deve pagare di tasca propria, nonostante la Regione abbia l’obbligo di garantire la quota sanitaria per tutti e non per alcuni»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del vicepresidente della Commissione Sanità, Renato Perrini, a nome di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia
«Accolgo con grande soddisfazione che la decisione del Tar della Puglia che ha accolto in fase cautelativa il ricorso presentato dalle associazioni Iris Spa, Civiltà Futura Società Cooperativa Sociale e Welfare A Levante, che rappresentano molti gestori delle RSA, e, quindi, ha sospeso la delibera della Regione Puglia che stabiliva in maniera retroattiva che la quota di compartecipazione alla retta a carico delle famiglie passasse dal 30% al 50%. I giudici con una ordinanza hanno sospeso l'efficacia della delibera, ‘limitatamente agli effetti retroattivi’, che stabiliva che dal primo ottobre 2022 le compartecipazioni a carico delle famiglie sarebbero dovute aumentare.
Nelle scorse settimane a seguito di numerose segnalazioni da parte di familiari di pazienti ricoverati nelle RSA feci appello al presidente Emiliano e all’assessore alla Sanità, Palese, affinché risolvessero l’annosa questione relativa all’aumento della retta nelle RSA.
Da sempre lotto affinché siano accreditati tutti i posti letto e i posti in centri diurni rientranti nel fabbisogno programmato perché non è possibile ed è immorale che solo alcuni pazienti fruiscano della quota sanitaria pagata dalla Regione, mentre la quasi totalità dei pazienti deve pagare di tasca propria, nonostante la Regione abbia l’obbligo di garantire la quota sanitaria per tutti e non per alcuni».