Ha sempre amato la conoscenza nel corso di una vita purtroppo costellato da tanti dolori
Manduria piange Aurelio Mastrovito, uomo mite, gentile e appassionato di cultura e della storia della città. Lo abbiamo conosciuto diversi decenni fa: Aurelio ci ha sempre appassionato con i racconti della sua gioventù, quando, ovvero, nella cittadina messapica vi erano, nella parte finale della Seconda Guerra Mondiale, i militari Usa, oppure degli scavi nell’area della necropoli messapica.
Con i suoi aneddoti, riusciva a proiettarci in una realtà tanto lontana, quanto dura: quella della Guerra e del post conflitto.
Aurelio, uomo tanto semplice quanto colto, mite e con il fare gentile, lo ricordiamo, negli anni della sua pensione, nelle visite giornaliere nella biblioteca “Marco Gatti”, dove leggeva libri di storia patria e si aggiornava con i quotidiani.
Uomo “diverso”, che amava la conoscenza, la storia della sua città: non a caso, fu scelto, alcuni anni fa, per tagliare il nastro per la riapertura del parco archeologico (cui si riferisce la foto).
Persona perbene, garbata e cordiale, che non dimenticheremo.
Ci uniamo allo sconforto di tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti ed apprezzare la tua onestà intellettuale e la tua educazione.