Alla perquisizione dell’abitazione dell’uomo, insieme ai carabinieri ha partecipato “Quintin”, un pastore tedesco di 8 anni del Nucleo Cinofili di Modugno, specializzato proprio nella ricerca di sostanze stupefacenti
I Carabinieri della Stazione di Pulsano hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un trentaduenne del posto.
Nell’ambito delle attività volte a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel comune ionico, i militari, coordinati dal Comandante della Compagnia di Manduria, hanno svolto alcune perquisizioni domiciliari con il supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno.
Per l’uomo non c’è stato niente da fare. A nulla è valsa la sua accortezza nel nascondere lo stupefacente, poiché, questa volta, alla perquisizione dell’abitazione, insieme ai carabinieri ha partecipato “Quintin”, un pastore tedesco di 8 anni del Nucleo Cinofili di Modugno, specializzato proprio nella ricerca di sostanze stupefacenti. Un appartenente all’Arma dei Carabinieri, già autore di altri importanti rinvenimenti di droga, il cui fiuto ha subito orientato le ricerche dei “colleghi”, conducendoli in un piccolo bagno. Qui, il giovane, visibilmente agitato, ha capito di non avere altra scelta che consegnare lui stesso la sostanza stupefacente che aveva ben nascosta in un mobile situato dietro ad uno specchio.
I militari hanno così sequestrato 8 involucri, confezionati singolarmente, con all’interno hashish, per un peso complessivo di oltre cento grammi.
Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, ancora visibilmente nervoso nonostante il rinvenimento, la perquisizione è proseguita, permettendo ai carabinieri di rinvenire altri tre involucri contenenti cocaina, per un totale di circa 30 grammi, un integratore di manna, sostanza comunemente utilizzata per il “taglio” dello stupefacente, con ancora un coltello infilato nella confezione, un bilancino elettronico di precisione, e 840 euro in contanti, ritenuti provento illecito.
Espletate le formalità di rito in caserma, l’arrestato, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, è stato condotto agli arresti domiciliari, così come disposto dal sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto.
Al termine delle operazioni, Quintin è tornato a casa sua, presso il Nucleo Cinofili Carabinieri, dove vive da sei anni, pronto per un’altra avventura, per lui solo un gioco, nel contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.