domenica 24 novembre 2024


13/11/2023 11:43:04 - Provincia di Brindisi - Cronaca

Da Ostuni arrivavano consistenti quantitativi di diverse sostanze stupefacenti -  cocaina, hashish e marijuana -, che avrebbe alimentato la vendita “al dettaglio” delle piazze di spaccio martinesi, rifornendo anche acquirenti giovanissimi

All’alba di lunedì 13 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Martina Franca hanno eseguito in quel Comune, a Taranto e a Ostuni un’ordinanza applicativa di 8 misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale jonico nei confronti di altrettanti soggetti presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di armi.

Gli indagati, secondo le indagini condotte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, per l’acquisto della droga, avrebbero aperto un fruttuoso canale di approvvigionamento da un soggetto incensurato di Ostuni, proprietario di un’attività commerciale nella c.d. “città bianca”.

Ed infatti, l’attività investigativa, condotta a partire dal 2020, ha consentito di acquisire elementi in relazione a presunte responsabilità a carico degli odierni arrestati, e sulle modalità di cessione, nel tempo, di consistenti quantitativi di diverse sostanze stupefacenti -  cocaina, hashish e marijuana -, che avrebbe alimentato la vendita “al dettaglio” delle piazze di spaccio martinesi, rifornendo anche acquirenti giovanissimi.

Sarebbero anche emersi indizi in merito ad una tentata estorsione che avrebbero commesso alcuni degli indagati nei confronti di un altro presunto spacciatore, per fargli onorare un debito contratto a seguito dell’acquisto di una partita di stupefacente.

Infine, uno degli 8 uomini arrestati risponderà del reato di detenzione e porto illegale di armi.

L’attività di indagine, coordinata dalla Procura di Taranto, è stata condotta alternando metodi di indagine classica, quali servizi di osservazione e pedinamento, perquisizioni e sequestri, ad attività ad alto contenuto tecnologico poiché, come lo stesso GIP chiarisce nell’ordinanza, “spesso i vari interlocutori sono stati invitati a proseguire la conversazione su WhatsApp, ritenuto più sicuro”. Durante la complessa e delicata attività investigativa, i Carabinieri hanno già arrestato in flagranza di reato una persona, e sequestrato complessivamente oltre 25 grammi di cocaina, 114 grammi di hashish e 135 grammi di marijuana.

Gli 8 arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

E’ importante sottolineare che l’eventuale responsabilità degli indagati dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.

 











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