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15/11/2023 13:03:23 - Provincia di Taranto - Cronaca

Al ritorno dal turno di lavoro, mentre con la sua autovettura era fermo ad un semaforo, la guardia giurata, con la sua auto, sarebbe stata affiancata da un’auto di grossa cilindrata con all’interno due uomini che avrebbero sin da subito iniziato a minacciarla

Il personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto due tarantini, rispettivamente di 43 e 35 anni perché ritenuti presunti responsabili del reato di rapina in concorso.

Gli agenti della Sezione Volanti sono intervenuti poco dopo la mezzanotte in via Principe Amedeo perché era stata segnalata l’aggressione ad una guardia giurata alla quale era stata sottratta la pistola in dotazione completa di caricatore con undici proiettili.

I poliziotti giunti sul posto hanno immediatamente incontrato la vittima dell’aggressione che presentava i segni di quanto raccontato, con la maglia strappata ed una evidente ferita al labbro superiore.

Dal racconto dell’uomo i poliziotti hanno appreso che, quest’ultimo al ritorno dal turno di lavoro, mentre con la sua autovettura era fermo ad un semaforo all’incrocio tra via Principe Amedeo e via Leonida, sarebbe stato affiancato da un’auto di grossa cilindrata con all’interno due uomini che avrebbero sin da subito iniziato a minacciarlo fino a quando il passeggero, sporgendosi dal finestrino del suo abitacolo, l’avrebbe aggredito fisicamente facendogli perdere gli occhiali e strappandogli la maglia.

Dopo qualche concitato momento, la vittima, che era sceso dalla sua autovettura per provare a recuperare gli occhiali persi durante l’aggressione, sarebbe stata affrontata nuovamente dai due uomini che, nel frangente gli avrebbero anche sottratto la pistola, per poi allontanarsi a bordo della loro auto.

Ascoltate le dichiarazioni del malcapitato ed aver acquisito elementi utili al rintraccio dei presunti aggressori, i poliziotti hanno avviato immediate ricerche che in breve tempo hanno permesso di rintracciarli ed accompagnargli negli Uffici della Questura.

I fermati, messi davanti alle responsabilità, non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità in merito a quanto loro addebitato.

Trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, i due presunti aggressori sono stati arrestati e posti in regime degli arresti domiciliari.

Si ribadisce che per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.

Solo alle prime ore di questa mattina, la pistola sottratta alla guardia giurata durante l’aggressione è stata recuperata in una via del centro cittadino.

Proseguono le indagini per accertare i motivi dell’aggressione.











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