Per pazienti affetti dal morbo di Parkinson ma anche per amputati e per chi abbia subito gravi lesioni cerebrali e neuropatie
Integrare l'offerta riabilitativa con tecnologie robotiche avanzate già disponibili ma non ancora completamente convalidate, e con prototipi sviluppati da università e centri di ricerca, con l'obiettivo di valutarne efficacia e impatto sul servizio sanitario nazionale. Sono alcuni degli obiettivi del centro di eccellenza per la robotica riabilitativa, inaugurato oggi nell'Ircss Maugeri di Bari. Il centro sarà dotato di dispositivi robotizzati per la riabilitazione degli arti superiori, inferiori e per la mano, in grado di assistere le varie fasi riabilitative in funzione del grado di disabilità e delle capacità motorie residue. Per l'arto inferiore sarà possibile avvalersi sia di sistemi robotizzati in grado di garantire l'allevio del carico e la posizione eretta durante il cammino sia di veri e propri esoscheletri. Per l'arto superiore saranno presenti bracci robotici capaci di graduare l'intervento in funzione della disabilità, mentre per la mano saranno disponibili speciali guanti robotizzati per il recupero della capacità prensile e la mobilizzazione delle singole dita. Le tecnologie saranno impiegate nel percorso riabilitativo di pazienti affetti da Parkinson o in condizione di post-ictus, amputati, con gravi lesioni cerebrali e neuropatie. Ma anche in soggetti affetti da deterioramento cognitivo lieve, anziani fragili o che necessitano di terapia occupazionale. Il centro rientra nel progetto Fit4MedRob, finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr con 128 milioni di euro. Il progetto, gestito dal ministero dell'Università e coordinato dal Cnr, coinvolge 25 partner fra università, centri di ricerca, aziende nel settore R&D e Ircss come Maugeri.