2.258 i nuovi ingressi nei Centri anti-violenza e nelle case rifugio pugliesi registrati nel 2022
Violenza sulle donne: in Puglia le denunce sono aumentate del 4,8% nel 2022 .
Dal rapporto che l'Ufficio Statistico regionale realizza con il Servizio Minori, Famiglie e Pari Opportunità e Tenuta Registri si colgono altri dati interessanti. Sono stati 2.258 i nuovi ingressi nei Centri anti-violenza (Cav) e nelle case rifugio pugliesi registrati nel 2022, con una prevalenza di donne italiane (90% dei casi). Il 67,7% si è rivolto spontaneamente alla struttura, mentre nel 32,3% dei casi è stato inviato da altri servizi della rete locale. Aumentano le denunce presentate dalle donne seguite dai Cav: nel 2022 lo ha fatto il 47,9%, il 4,8% in più rispetto all'anno precedente.
Fra gli autori delle violenze ci sono prevalentemente il partner e l’ex partner (80%). Se a questa percentuale si aggiunge il dato che fa riferimento all'area dei ‘parenti’ (8%), gli aggressori sono nell’88% dei casi uomini, che hanno avuto o hanno una relazione affettiva con le vittime. Il partner attuale è l’autore di violenza nel 45,6% dei casi, mentre gli ex continuano a commettere violenze, nonostante la chiusura del rapporto, nel 34,5 % dei casi. Le donne più esposte sono quelle coniugate e conviventi (43%), seguite dalle nubili (30%) e separate/divorziate (27%). La violenza commessa è trasversale a fasce d'età, titoli di studio e condizione lavorativa, anche se la percentuale più alta viene registrata nelle donne tra i 30 e i 49 anni (54,3%), il 18,1% tra i 18-29 anni. Il 40,5% ha il diploma di scuola secondaria superiore, il 37% quello di scuola media inferiore. Le laureate sono il 14,5%. Cresce, del 3,2%, il numero di donne con un lavoro stabile (32,4%), mentre il 37,8% è casalinga o disoccupata, e il 20,3% un'occupazione precaria, dunque più soggette a violenza di tipo economico.
Violenza fisica (43,7%) e psicologica (42,7%) sono quasi equivalenti e spesso vanno di pari passo. Segue lo stalking (5,4%). Le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza spesso riferiscono di aver subito violenze multiple. Anche per il 2022, in lieve aumento il numero di donne prese in carico dai Centri ritenute potenzialmente autonome, passate dal 59,9% del 2021 al 60,5% attuale. Le donne allontanate per motivi di sicurezza e messe in protezione presso le case rifugio di primo livello sono state 120 (114 nel 2021). Il 78% di quelle accolte nel 2022 ha figli e di questi, 125 sono minorenni che, come il più delle volte accade, seguono le madri in casa rifugio.