Sasso: «Mentre a Palazzo tutti sono intenti a ballare la quadriglia, i lavoratori Amiu anche questo mese percepiranno lo stipendio in ritardo»
Il segretario generale di UIL Trasporti Taranto, Carmelo Sasso, interviene sulla preoccupante condizione in cui versa l’azienda pubblica di igiene urbana della città di Taranto, Kyma Ambiente.
Nel comunicato, Sasso esprime preoccupazione per la condizione attuale della città, evidenziando una serie di problematiche che vanno oltre le dinamiche politiche e che impattano direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini. La stasi politica, le continue controversie e la mancanza di decisioni concrete stanno causando ritardi e disastri, soprattutto nei servizi pubblici, nell'igiene urbana e nel decoro della città.
Il segretario generale UIL Trasporti Taranto auspica un cambio di rotta e una maggiore stabilità amministrativa, esortando il sindaco, Rinaldo Melucci, ad affrontare con determinazione le criticità presenti e a garantire una gestione coerente delle partecipate, come Kyma Mobilità, che sta ottenendo risultati positivi grazie a relazioni industriali stabili.
«Imbarazzante, oltre che sprezzante dei bisogni di Taranto e dei suoi cittadini» scrive Carmelo Sasso, segretario generale di UIL Trasporti Taranto, «la stucchevole querelle messa in campo nelle ultime settimane dalla politica ionica.
La città è ferma, anzi arretra ancora nella qualità dei servizi pubblici, nell’igiene e nel decoro urbano, più in generale nella qualità della vita.
Questa volta però la colpa non può certo ascriversi al ‘commissario’ o ai ‘congiurati’, mentre la politica locale e regionale continuano a trastullarsi con esperimenti da manuale Cencelli che nulla ha a che vedere con il pubblico interesse e con il bene di Taranto.
Delle ‘emergenze croniche’ come la questione Kyma Ambiente non vi è più traccia nella discussione politica territoriale da quando è stato aperto il ‘calciomercato di recupero’.
Non ci permettiamo di giudicare l’etica o la morale di chi, ottenendo mandato dai cittadini per navigare ad Est, di colpo vira ad Ovest disorientandoli, perché questo aspetto attiene alla cultura e alla sensibilità individuale delle persone.
Ciò che rileviamo però essendo questo un dato incontrovertibile è che la perdurante instabilità, non solo politica di chi governa il nostro territorio, sta causando ritardi e disastri che difficilmente potranno essere coperti a lungo; distraendo l’attenzione dei cittadini verso il mercato di recupero di dicembre (per rimanere nella metafora calcistica) messo in campo nelle ultime settimane anche perché di Lionel Messi in giro non se ne vedono.
Il cambiare continuamente assetto di governo e il mettere in discussione gli equilibri in Consiglio, sta portando a una totale paralisi della macchina amministrativa la cui riprova sono i ritardi oramai incontestabili nella organizzazione dei Giochi del Mediterraneo che stanno causando un grave danno anche di immagine al territorio che da anni si candida al suo rilancio anche attraverso il turismo.
Per quanto attiene le ‘croniche emergenze’ della nostra città un esempio lampante di questo stallo amministrativo è rappresentato dalla questione Kyma Ambiente che versa in uno stato comatoso in attesa di ulteriori prestiti bancari per evitare il fallimento attraverso il nuovo Contratto di Servizi e il relativo Piano Industriale che, a detta della proprietà Comune di Taranto, dovrebbero risanare e rilanciare l’azienda.
Del contratto di servizi che doveva essere pronto a settembre e del quale sono state mostrate a Palazzo di Città delle slide riepilogative alla vigilia di ferragosto non vi è traccia alcuna, neanche in bozza: in pratica ci hanno mostrato un altro rendering.
Siamo a dicembre e di questo importante documento per il rilancio oltre che della società anche delle condizioni di decoro e igiene della città non vi è traccia alcuna; non ha neanche iniziato il suo percorso nelle relative commissioni consiliari prima di dover essere sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale.
Nel frattempo i lavoratori di Kyma Ambiente anche questo mese con molta probabilità percepiranno le retribuzioni in ritardo con grave nocumento per gli equilibri familiari che da mesi sopportano questi ritardi spesso non vedendosi pagate le cessioni del quinto e i fondi complementari.
Al netto di quanto accaduto confidiamo che il sindaco abbia finalmente trovato un suo equilibrio con questa ‘nuova’ Giunta e soprattutto la serenità per affrontare con la giusta determinazione le gravi questioni di merito che nelle prossime settimane andranno poste come priorità dell’Amministrazione.
Siamo anche sicuri che il nuovo assessore all’Ambiente che prenderà in carico il dossier Kyma Ambiente Amiu saprà dare la giusta ‘verve’ a una vicenda che vive una fase di grave stallo dal punto di vista della relativa Direzione che tarda a produrre gli atti necessari al rilancio della Società.
Speriamo anche che i ‘rimpasti’ siano completi e non investano anche i CdA delle partecipate, perché al netto della grave situazione di Kyma Ambiente che necessita di attenzioni particolari, in Kyma Mobilità finalmente si è riusciti a stabilire delle relazioni industriali che stanno portando ottimi risultati, oltre che per l’azienda, questa volta finalmente, anche per i lavoratori.
Queste società, seppur di proprietà e su indirizzo pubblico, alla fine della fiera sono delle aziende che devono avere una continuità di gestione che eviti continui cambi di rotta e di filosofia oltre che di consiglieri di Aamministrazione.
Confidiamo anche che i nuovi ‘consiglieri’ di cui il sindaco si è recentemente dotato siano in grado di aggiungere alla dinamicità politica, finora dimostrata, quella dose di esperienza e saggezza che forse in questa fase è mancata.
In assenza di un rasserenamento del clima politico a Taranto le decisioni continueranno a essere assunte altrove e continueremo ad assistere a commissariamenti e nomine di ‘salvatori della patria’ a vario titolo.
Pensiamo che la politica locale debba rendersi conto, anche nel suo interesse che spesso appare il preminente, che bisogna essere seri e stare attenti perché non restano molte altre formazioni alternative per continuare a ballare la quadriglia tutti insieme».