L’uomo, presunto responsabile, sarebbe stato legato alla donna da una relazione sentimentale cessata alcuni mesi fa
È stata rapida ed incisiva l’attività info-investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Ugento, che ha portato all’arresto del presunto autore dell’incendio delle due autovetture, avvenuto la notte del 17 novembre scorso ad Ugento, ai danni di una donna del luogo e del suo compagno, anch’egli originario del basso Salento.
L’attività investigativa dei Carabinieri di Ugento, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, è stata immediatamente indirizzata all’ambito sentimentale.
Sono stati indispensabili i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, acquisiti dai militari e la conoscenza delle vicende sentimentali, ben note ai Carabinieri, che tempestivamente hanno avviato le indagini.
In seguito a tali accertamenti, il GIP presso il Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha condiviso la tesi investigativa dei militari dell’Arma, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita sabato pomeriggio.
L’uomo, presunto responsabile, sarebbe stato legato alla donna da una relazione sentimentale cessata alcuni mesi fa.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso inoltre di accertare che già da tempo la donna sarebbe stata vittima di vessazioni da parte dell’uomo. Gli atti incendiari della sera del 17 novembre u.s., che hanno destato tanto clamore e
sconcerto nella piccola comunità ugentina e dell’intero basso Salento, sarebbero stati, quindi, solo il culmine di una serie di comportamenti assunti dall’uomo ai danni della sua vittima.
Proprio in questo contesto il decorso 25 novembre, in concomitanza della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Lecce.
Si evidenzia che il procedimento penale è ancora nella fase preliminare e che il destinatario della misura cautelare è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.