I messaggi di grande attualità delle opere di Giusy Leone e la sensibilizzazione alla cultura della donazione degli organi lanciato da Aido
«Nelle sue opere si coglie la sua attenzione per la donna: per il suo mondo fatto di cose belle, ma anche di sofferenza, patimenti, rabbia, delusione e … di tanto amore, opere che possiamo catalogare come autobiografiche. E’ un’artista unica per come riesce a trasmettere la propria esperienza di vita».
Con queste parole Clara Funiciello ha presentato l’artista manduriana Giusy Leone durante la cerimonia di inaugurazione della sua mostra, allestita nel circolo ufficiali della Marina Militare, in piazza Kennedy a Taranto.
Una mostra speciale in quanto non pone in vetrina soltanto le straordinarie qualità artistiche di Giusy Leone, ma che ha anche una finalità nobile: la sensibilizzazione alla donazione degli organi.
La mostra di Taranto, infatti, è stata organizzata in collaborazione con la sezione provinciale AIDO, con il gruppo di Manduria di AIDO e con il Lions Club di Taranto.
«L’artista, attraverso le proprie opere, lancia un messaggio forte contro la violenza sulle donne» ha rimarcato Clara Funiciello. «Ma, altrettanto forte, traspare il dolore per la prematura scomparsa della sorella Francesca, ammalata di cancro.
Le sue opere sono gocce d’eleganza e progetti di rinascita di un’artista, Giusy Leone, che ha ricevuto prestigiosi premi come il Premio Dante Alighieri a Firenze, il Premio Michelangelo a Firenze, l’Oscar a Montecarlo. Le sue opere sono state in tour in tutta l’Europa e anche negli USA, da New York a Miami. I suoi dipinti sono stati esposti sulla Palinuro e sulla Amerigo Vespucci, gli splendidi velieri che rappresentano la Marina italiana».
Ha poi preso la parola Giusy Leone, la quale ha inteso sottolineare la bontà del “meraviglioso connubio fra espressione artistica e impegno solidale».
«L’arte genera emozioni, capaci di agire sulla mente» le parole dell’artista manduriana. «L’arte aiuta dopo un trauma fisico o mentale. La pittura suscita emozioni in chi la osserva, comunica, aiuta a guarire dentro. Non emozioni qualsiasi, ma emozioni estetiche».
La mostra è stata inaugurata in una giornata particolare: il 25 novembre, ovvero la Giornata contro la Violenza sulle Donne. Giusy Leone ha ricordato la povera Giulia, assassinata da quello che, per tanto tempo, è stato il suo compagno.
«Ormai, morte dopo morte, oltraggio dopo oltraggio, umiliazione dopo umiliazione, si sono esaurite anche le parole di condanna verso questo fenomeno. Abbiamo consumato l’indignazione e la rabbia. Ora è il momento di agire, non di parlare. Questa sera ho portato un’opera dal titolo “Lissa”, la dea della rabbia, ovvero quel sentimento che tutti, in Italia, stiamo vivendo. Ma le donne costrette a subire violenza non devono perdere la speranza e il coraggio di denunciare.
Testa alta donna, non far cadere mai la corona».
Non solo arte in questa speciale personale di Giusy Leone. In questa mostra l’arte ha incontrato la solidarietà, Un’occasione proficua per rinnovare un appello alla donazione degli organi. L’iniziativa, infatti, è stata organizzata in collaborazione con AIDO provinciale e con AIDO Manduria.
«La nostra associazione ha festeggiato quest’anno il primo mezzo secolo di attività» le parole del presidente provinciale di AIDO, Giuseppe Dimonopoli. «Attività che è sempre rivolta alla diffusione della cultura della donazione, in particolare fra i giovani».
E’ intervenuta poi anche Mari Malorgio, presidente del gruppo AIDO di Manduria.
«L’arte, con la sua capacità di ispirare emozioni e connettere le persone, diventa il ponte che unisce la creatività alla solidarietà, trasformando il bello in un veicolo di cambiamento positivo nella società, Essere donatore equivale a salvare delle vite umane» ha rimarcato Mari Malorgio. «Tante persone sono in attesa di ricevere un organo nuovo: circa 8mila italiani di tutte le età. La donazione è un gesto pieno di vita!».
Nel corso della serata sono intervenuti anche il presidente del Circolo Ufficiali di Taranto Vito D’Elia, il presidente del Lions Club Taranto Host Daniele Causo e l’on. Dario Iaia.
Serata che è poi terminata con un torneo di burraco finalizzato a raccogliere fondi che sosterranno le iniziative di sensibilizzazione alla donazione degli organi di AIDO.