Il rapinatore lo avrebbe aspettato nell’androne del palazzo e, strattonandolo, gli avrebbe sottratto il portafoglio con la somma di quasi 2mila euro prelevata poco prima dall’ufficio postale
Il personale della Polizia di Stato ha rintracciato ed arrestato a tempo di record un giovane tarantino di 25 anni quale presunto responsabile di una rapina ai danni di una persona anziana.
I Falchi della Squadra Mobile, appena ricevuta la notizia dai colleghi della Sala Operativa di una rapina avvenuta in uno stabile del centro città, hanno preso contatti con la vittima – un 83enne – il quale ha raccontato loro di essere stato rapinato pochi minuti prima da un giovane travisato da una fascia mentre era di ritorno dalla spesa quotidiana.
Il rapinatore lo avrebbe aspettato nell’androne del palazzo e, strattonandolo, gli avrebbe sottratto il portafoglio con la somma di quasi 2mila euro prelevata poco prima dall’ufficio postale.
Nel corso della concitata situazione, l’anziano è riuscito a scoprire il volto del suo rapinatore che sarebbe stato riconosciuto come un giovane che l’anziano avrebbe incontrato poco prima al mercato.
Grazie quindi alla conoscenza del territorio e degli ambienti criminali e grazie alla “memoria” della vittima, i Falchi hanno ritenuto di individuare il presunto autore nel 25enne residente al Quartiere Paolo VI, resosi responsabile anni addietro di simili reati sempre in danno persone anziane.
Le ricerche del 25enne sono durate poco meno di un’ora perché i poliziotti sono riusciti a rintracciarlo presso il proprio domicilio.
Il giovane, dopo un vano tentativo di negare ogni responsabilità, messo davanti ad evidenti elementi di colpevolezza, non ha potuto far altro che consegnare sia il denaro sottratto all’anziano signore che gli indumenti usati nel corso della rapina che aveva nascosto in un cassetto della sua camera.
Secondo il suo racconto, il giovane, accortisi al mercato dell’ingente somma di denaro nel portafoglio dell’anziano, lo avrebbe seguito e bloccato nell’androne del palazzo per sottrargli la somma di denaro.
Trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, il 25enne è stato arrestato e posto in regime degli arresti domiciliari.
Si ribadisce per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.