Denunciati un 30enne ed un 46enne, entrambi residenti in un comune limitrofo, che risponderanno del reato di detenzione di materiale esplodente del tipo illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia all’autorità di P.S..
Gli agenti di Polizia del Commissariato di Gallipoli, coadiuvati dal Nucleo artificieri dell’Ufficio di Frontiera di Brindisi, hanno sequestrato oltre 56 chili di materiale pirotecnico pronto alla vendita, in gran parte di provenienza illegale perché privi di certificazioni ed omologazioni italiane ed europee.
In un caso i poliziotti si sono trovati davanti agli occhi una vera e propria “Santa Barbara”: nel locale ispezionato c'erano centinaia di bombe carta e "cipolle con track", non omologati né classificati, una batteria denominata comunemente “sanseverese”, “Bengala” e tutto il necessario per il confezionamento dei manufatti, come tappi e bicchieri da pirotecnico in plastica, cilindretti in cartone pressato e fogli di carta tipo “tedesco”, micce pirotecniche in spirale completa e a spezzoni.
A finire denunciati sono stati un 30enne ed un 46enne, entrambi residenti in un comune limitrofo, che risponderanno del reato di detenzione di materiale esplodente del tipo illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia all’autorità di P.S..
Ad uno dei denunciati è stato anche ritirato il titolo autorizzativo del porto d’armi e le relative armi regolarmente detenute.