Probabilmente sarebbero stati impiegati come “corpi morti” per l’ancoraggio di impianti di mitilicoltura abusivi
I tecnici dei servizi ambientali del Comune di Taranto, su segnalazione della locale Capitaneria di Porto, hanno recuperato e smaltito 15 fusti metallici da 200 litri riempiti di calcestruzzo, depositati abusivamente in un’area demaniale marittima in località “Punta Penna”.
I fusti, individuati dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito dell’attività di monitoraggio ambientale condotta lungo le coste di giurisdizione, sarebbero stati impiegati, con tutta probabilità, come “corpi morti” per l’ancoraggio di impianti di mitilicoltura abusivi, con conseguente grave pregiudizio del delicato ecosistema del mar Piccolo caratterizzato dalla compresenza di specie e habitat naturale di notevole pregio e valore ambientale.