«Tina, la cinghialina da compagnia di un privato cittadino, rischia di essere uccisa per gli interessi dell'industria della carne. Neanche gli animali da compagnia sono più al sicuro»
Dopo mesi e mesi di battaglie legali, oggi ci sarà la sentenza del Tar Piemonte che deciderà se Tina potrà continuare a vivere o se dovrà essere uccisa per gli interessi dell'industria della carne.
«Tina è una cinghialina da compagnia che vive a Castelletto Sopra Ticino insieme a papà Gabriele e alla sua famiglia umana, e anche se sana ha ricevuto un ordine di abbattimento da parte dell'Asl di Novara» è riportato in una nota dell’associazione Meta di Parma. «L'abbattimento è stato subito impugnato da Gabriele e dal Rifugio Miletta, decisi più che mai a lottare per difendere Tina e i diritti di tutti gli animali da compagnia. Tante le realtà animaliste solidali con la battaglia in difesa di Tina e a sostegno del Rifugio Miletta».
L'associazione Meta Parma lancia l'allarme
«Neanche gli animali da compagnia sono più al sicuro! Gli animali dei rifugi e dei cittadini non dovrebbero essere toccati in nessun caso, nè se sani nè se malati, ma in questo caso addirittura parliamo di un cinghialina sana ed è davvero assurdo che vogliano ucciderla. Confidiamo in una giusta sentenza a favore di Tina, visto e considerato che il Tar Lazio a suo tempo in una situazione simile ha salvato gli animali della Sfattoria degli Ultimi. Perché mai il Tar Piemonte non dovrebbe fare altrettanto? La sentenza del Tar Lazio è comunque un precedente.
Il Rifugio Miletta e l'avvocato Angelita Caruocciolo stanno difendendo Tina e sostenendo Gabriele, il suo papà umano.
I santuari stanno portando avanti battaglie importantissime per i diritti umani e animali, battaglie davanti a cui non si può scappare ma si può soltanto lottare.
Ogni battaglia che i rifugi riescono a vincere contro il sistema di sfruttamento animale, è un passo in più verso il riconoscimento dei diritti animali e umani, una garanzia in più a difesa di tutti gli animali (compresi quelli delle nostre case).
Se l'industria della carne vuole toccare anche gli animali da compagnia, l'unica strada è lottare.
Altrimenti oggi a dover fuggire saranno i maiali e i cinghiali, domani le pecore e le mucche, e dopodomani i cani e i gatti, finchè non ci saranno più posti dove rifugiarsi...
Queste sono battaglie sacre, da sostenere e appoggiare per il bene di tutti e per l'amore universale che le muove. Lunga vita a Tina!».