«I circoli vanno ascoltati, possono essere parte nei processi decisionali ed orientare le scelte di un’intera comunità politica»
Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento di Ilaria Fabbiano, coordinatrice del circolo di Sava.
«In un quadro confuso come quello di queste settimane, il ruolo che possono avere i circoli territoriali è uno solo: contribuire al superamento delle difficoltà di un intero gruppo dirigente.
I circoli, si dice, vanno ascoltati, possono essere parte nei processi decisionali ed orientare le scelte di un’intera comunità politica. Ma a patto di mettere da parte quelle lotte di supremazia, sempre accese ad ogni livello e riuscire ad avere una visione sempre lucida sulle vicende.
Si è parlato tanto dell’assenza di un ruolo “centrale” da parte del Pd in questi mesi, dell’assenza di confronto interno adeguato; tutto ciò avrebbe trascinato il partito verso le contraddizioni odierne. Ma se ciò è vero, domando se siano fondate oggi, le pretese di intransigenza nei confronti di nostri dirigenti, chiamati in causa per la frattura emersa nel
simile contesto.
Non è forse necessario chiedere il recupero di una analisi dentro al partito e rivendicare, anche per i circoli, quel ruolo attivo mai avuto prima, durante i processi decisionali e non solo sui titoli di coda di una situazione andata così ingarbugliandosi? Si vuole oggi che i circoli “prendano posizione”, ma credo sia più corretto chiedere loro, semplicemente, di esserci.
Confortata dall’orientamento emerso da parte da dirigenti, iscritti e gruppo consiliare, esprimo l’auspicio che la dirigenza del Pd jonico, con il ruolo fondamentale della nostra segretaria, sappia trovare margini di ricomposizione di quelle fratture, esaminandone le ragioni e facendo prevalere, ancora una volta, la forza della democrazia di partito sulle divergenze emerse.
Assumo un simile impegno, per le responsabilità che mi competono, nei confronti della comunità democratica del mio comune, andando a promuovere un confronto interno sempre più ampio e sempre più articolato. Tenuto conto di ciò che non ha funzionato ma anche delle importanti prospettive che possono maturare a breve e sulle quali lavoreremo.
Chiarisco infine per ciò che riguarda il circolo di Sava che ogni altra posizione già espressa sulla stampa è un contributo al dibattito da parte di iscritti, non rappresentativo di un deliberato di organismi dirigenti».