«Chiudere al buio un’esperienza amministrativa, al solo fine di punire il sindaco per un tradimento verso il suo mentore, non mi sembra molto saggio»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale di Taranto Gianni Liviano.
«Siamo in un momento storico che per Taranto è al contempo drammatico e denso di opportunità.
E’ il momento in cui l’Ilva corre veramente il rischio di chiudere, e per quanto in molti possano consideralo un successo, in realtà è di fatto il fallimento di un sistema economico da cui la città non si è ancora evoluta.
D’altra parte, tra lavoro della Regione Puglia (la mia legge speciale e il conseguente piano strategico regionale), e il lavoro del Governo Nazionale: tavolo Cis, Pnrr, just transition fund, sono in arrivo sul territorio tantissime risorse come mai prima di ora e, probabilmente, mai dopo di ora, per favorire processi di diversificazione economica.
In questo momento storico decidere di mandare a casa il sindaco e decretare lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, richiede uno sforzo di riflessione seria e responsabile.
Sarebbe un ERRORE e sarebbe IRRESPONSABILE rimuovere Melucci per meri orgogli di appartenenza, per i suoi passaggi dal Pd a Italia Viva, perché ha tradito la fiducia di Emiliano. Melucci è capace o incapace, bravo o ciuccio, a prescindere dal partito in cui milita. Non è il partito di appartenenza che conferisce ad un protagonista politico la patente di campione del mondo o di autentico deficiente.
Sarebbe invece GIUSTO e CONDIVISIBILE rimuovere Melucci se lo si ritiene incapace politicamente, se non lo si ritiene adeguato a guidare questa fase di transizione al contempo drammatica e carica di opportunità.
Chiudere al BUIO un'esperienza amministrativa, al solo fine di PUNIRE il sindaco per un tradimento verso il suo mentore, non mi sembra molto saggio.
Chiudere l’esperienza amministrativa se invece è chiara una PROSPETTIVA POLITICA E PROGETTUALE di futuro della città che va condivisa prima in maniera collegiale con sforzi di responsabilità da parte di tutti, mi sembra non solo piu’ saggio, ma direi assolutamente opportuno.
Per ogni scelta possibile bisogna parlare. Le scelte emotive non producono mai risultati entusiasmanti e il metro di valutazione non possono essere sbalzi di umore baresi e cambi occasionali di relazioni di amicizie».
Gianni Liviano