Leonardo Giangrande: «Se si opterà per una soluzione diversa dal progetto storico, cioè che non contempli la realizzazione di una strada a due carreggiate (con due corsie per ogni senso di marcia), solo parzialmente avremo accorciato le distanze utili a favorire gli scambi economici del territorio ionico-salentino»
Il progetto del completamento della Statale 7/ter, meglio conosciuta come la Bradanico-Salentina, la strada che dovrebbe congiungere Taranto e Lecce, ritorna in auge.
Entro la fine di gennaio dovrebbero partire – come informa il parlamentare Dario Iaia, componente della Commissione parlamentare Lavori Pubblici/Ambiente - i lavori per il completamento del terzo lotto della Statale 7/ter, nel tratto compreso tra la Taranto/Grottaglie e Manduria; inoltre, il 29 gennaio si terrà la conferenza dei servizi – voluta da Anas - nella quale si discuterà, alla presenza dei sindaci dei comuni interessati, del tracciato del tratto finale (in direzione Lecce) della arteria di collegamento tra i due capoluoghi.
Finalmente una notizia che fa ben sperare che la strada che quotidianamente viene percorsa da tanti lavoratori, dipendenti di enti pubblici ed aziende private, dai mezzi di trasporto pubblici, da camion e mezzi vari di trasporto-merci, possa essere completata e consentendo il collegamento rapido e sicuro tra le due città. Oggi occorrono, quando c’è traffico, poco meno di due ore per 100 km, il completamento del percorso, sempre che non si rinunci al progetto storico di realizzare una arteria due carreggiate (quattro corsie) lungo l’intero itinerario, renderebbe più veloci i collegamenti dell’area.
“Una infrastruttura viaria di cui si avverte – commenta Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto - una grande necessità come abbiamo sempre evidenziato in questi anni. Con il completamento del tratto Grottaglie/Manduria si darà una prima importante risposta alla mobilità tarantina del versante orientale, potendo finalmente disporre, sino a San Pancrazio, di una arteria a due carreggiate; naturalmente, è necessario procedere con la stessa logica per la progettazione del completamento dell’ultimo tratto finale della Statale 7, di questo si discuterà il 29 gennaio. Sul tavolo vi sono tre ipotesi di varianti del tratto finale, i tecnici ed i sindaci dei comuni saranno impegnati ad individuare le soluzioni più adatte a rispondere alle diverse esigenze del territorio. Ci preme sottolineare però che se si opterà per una soluzione diversa dal progetto storico, cioè che non contempli la realizzazione di una strada a due carreggiate (con due corsie per ogni senso di marcia), anche nel tratto di completamento finale, solo parzialmente avremo accorciato le distanze utili a favorire gli scambi economici del territorio ionico-salentino.
La Statale 7 è una infrastruttura strategica per il territorio, come d’altronde lo è la Regionale 8, la cosiddetta ‘Taranto-Avetrana’, opere – secondo Confcommercio - nella lista delle priorità delle infrastrutture fondamentali per la crescita socio-economica del versante orientale della provincia, due assi viari di grande importanza per il turismo e per le attività collegate.
In buona sostanza – conclude Giangrande - due progetti fondamentali per la vita delle comunità dell’aree interessate e per lo sviluppo economico legato alla valorizzazione delle vocazioni territoriali (turismo, agroindustriale, commercio); due opere delle quali si parla da oltre un quarantennio e dalla cui realizzazione la politica, gli amministratori pubblici, le organizzazioni di categoria sono consapevoli che non si possa prescindere. Eppure, nonostante le risorse del PNRR, si fatica a centrare gli obiettivi e a stabilire le priorità su cui puntare. Insomma due storie infinite di questo nostro Paese. Che dire? Speriamo che il 2024 ci porti ‘sulla strada giusta”.