Ecco il testo della lettera
«Come comunità di Manduria pensiamo sia il momento di dire BASTA! Ci rivolgiamo a voi con profonda preoccupazione e angoscia per gli eventi recenti che hanno scosso il nostro paese. L’ennesima violenza perpetrata nel cuore del nostro centro storico durante le festività natalizie è stato un atto sconcertante e destabilizzante per tutti noi cittadini, giovani e meno giovani, che vivono secondo i principi di giustizia e legalità, sicuri del fatto che siano questi i valori da seminare per costruire insieme un luogo sicuro, vivo, foriero di proponimenti, investimenti e buone intenzioni di futuro.
Un tentato omicidio in risposta alla richiesta di rispetto delle regole di normale convivenza civile da parte di un operatore commerciale rappresenta un grave attacco alla sicurezza e alla tranquillità della nostra città, tanto più che tra i firmatari di questo esposto vi sono giovani che in questo paese hanno scelto di vivere, altri che hanno scelto di ritornare e altri ancora che sceglierebbero di realizzare qui i propri progetti se solo riscontrassero terreno fertile in termini di sicurezza e protezione, collaborazione, trasparenza, giustizia e senso civico. Cittadini che vorrebbero vivere e frequentare serenamente le strade del Centro Storico, che desiderano luoghi di aggregazione dove condividere idee, progetti, storie e racconti, in cui ritrovarsi per il rientro dalle vacanze, quando le stesse strade sono più piene e le energie più vive, quando nascono i propositi migliori.
Quello che ancora più sconcerta è il silenzio assordante – e la successiva assurda dichiarazione rilasciata dopo 21 giorni solo per colpevolizzare i giovani presenti all’accaduto - delle autorità locali di fronte a questo evento.
La mancanza di una presa di posizione decisa da parte degli amministratori locali ha alimentato ulteriormente il clima di impunità e omertà che sembra consolidarsi da anni nel tessuto della nostra comunità. Questo silenzio è stato da noi interpretato come un segnale di indifferenza, il che ha generato timori e preoccupazioni tra i cittadini che cercano sicurezza e giustizia nel luogo in cui vivono.
Quest'ultimo episodio di violenza non è un evento isolato. Nel corso degli ultimi anni, la nostra città ha assistito a diversi atti efferati che hanno turbato la pace sociale e hanno contribuito allo svuotamento progressivo del nostro centro storico (un omicidio a febbraio 2023 nelle stesse strade, la paura diffusa da un uomo con problemi psichiatrici che per mesi è stato lasciato libero di terrorizzare esercenti e avventori dei locali, e, tornando indietro nel recente passato un altro omicidio ai danni di un cittadino per mano di un gruppo di giovanissimi bulli di paese). Il degrado e l'incuria che sempre più dilagano nelle nostre strade rappresentano una ferita aperta che va curata urgentemente.
Chiediamo la vostra disponibilità a incontrare alcuni dei rappresentanti della società civile e del terzo settore, così da esaminare insieme e portare alla luce lo stato di abbandono in cui versa questa comunità ed essere informati sulle eventuali azioni preventive, di sorveglianza e di sensibilizzazione pensate per favorire un cambiamento di rotta e un impegno concreto per la rinascita del nostro paese che era, e deve nuovamente diventare per dimensioni e storia, un punto di riferimento per il versante orientale della provincia di Taranto.
Manduria merita di essere un luogo sicuro, accogliente e fiorente per tutti i suoi abitanti.
Siamo pronti a collaborare con voi e con le autorità competenti per costruire un futuro migliore per Manduria.
In attesa di una risposta e di azioni concrete, porgiamo distinti saluti».
I cittadini di Manduria