In programma gli incontri con le operatrici del centro antiviolenza “Rompiamo il Silenzio”, con la dirigente del Commissariato di Polizia di Manduria dott.ssa Marinella Martina, con la madre di Noemi, la ragazza di Specchia, vittima di femminicidio, e con l’avv. Valentina Presicce, presidente dell’associazione ”Astrea - contro la violenza su donne e minori”
Al via “Libere di essere”, il progetto promosso dall’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano” di Manduria e riservato agli studenti della scuola secondaria di primo grado.
L’iniziativa, quanto mai attuale, è finalizzata a sensibilizzare gli studenti al rispetto delle donne e a contrastare pregiudizi e stereotipi legati al ruolo del genere femminile. Tale progetto si svilupperà in un vero e proprio percorso formativo, costituito da una serie di incontri con i rappresentanti di Istituzioni e associazioni per promuovere e realizzare interventi utili a prevenire il fenomeno della violenza contro le donne e, più in generale, ogni forma di discriminazione di genere e per imparare a riconoscere i segnali di rischio.
Gli incontri stimoleranno nei ragazzi la riflessione sul concetto di genere e contribuiranno a sensibilizzare e formare i giovani studenti sul tema della violenza degli uomini sulle donne, sulle scelte e sui comportamenti che possono produrre o, al contrario, evitare la violenza.
Dopo una serie di attività di preparazione agli incontri e di riflessione svolte in classe, coordinate dalle docenti di Lettere Alessia Mazza e Alessandra Urbano, dalle docenti di Educazione Artistica Cristina Chimienti e Raffaella Delle Donne nonché dalla docente di Educazione Musicale Mariquita Galasso e dalla prof. Grazia Luisa D’Oria, gli studenti delle prime classi della scuola secondaria di primo grado nei giorni scorsi hanno compiuto il primo step del percorso incontrando le operatrici del centro antiviolenza “Rompiamo il Silenzio”, le quali, con grande professionalità, hanno affrontato, attraverso un interessante laboratorio, il delicato tema.
Mercoledì 24 gennaio, dalle ore 10, il secondo appuntamento, riservato ancora alle prime classi della scuola secondaria di primo grado, in cui si discuterà sul tema “Rompiamo gli stereotipi di genere”. Ad aprire l’incontro saranno gli studenti delle classi terze dell’istituto comprensivo “Prudenzano” con l’interpretazione di un monologo sulla violenza di genere, accompagnato da un sottofondo musicale curato dagli stessi ragazzi. Anche le coreografie saranno realizzate dagli studenti.
Sarà poi la volta della proiezione di un breve cortometraggio che costituirà lo spunto per una riflessione condivisa, coordinata da tre operatrici del centro antiviolenza “Rompiamo il Silenzio”; Sandra Patricia Zapata (operatrice di primo ascolto), Paola Cellamare (assistente sociale) e Teresa Tatullo (avvocato).
Il progetto proseguirà quindi nel mese di febbraio, con altri due incontri. Il primo, riservato agli alunni delle seconde classi della scuola secondaria di primo grado, avrà come ospite la dott.ssa Marinella Martina, dirigente del Commissariato di Polizia di Manduria.
L’ultimo incontro, programmato sempre per il mese di febbraio e riservato agli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado, ospiterà la signora Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini, giovanissima vittima di femminicidio in un comune salentino, e l’avvocato Valentina Presicce, presidente dell’associazione ”Astrea - contro la violenza su donne e minori”, che forniranno ai ragazzi manduriani una toccante testimonianza.