Il progetto della coop Rinascita
«Quando a Einstein, alla domanda “Nazionalità del passaporto”, rispose “razza umana”, non ignorò le differenze, le proiettò in un orizzonte più ampio, di inclusione e tolleranza»
È questo il paesaggio che si deve aprire: sia a chi fa della differenza una discriminazione, sia a chi, per evitare una discriminazione, nega la differenza.
«Oggi l’Italia è diventata la porta che il Medio Oriente e l’Africa utilizzano per migrare e per continuare a inseguire il “filo essenziale del tessuto di tutte le speranze, un filo di Arianna” che ci conduca tutti fuori dal labirinto delle paure e che possa agli occidentali dare la possibilità di utilizzare le pietre della nostra cultura per erigere ponti e non muri» è riportato in una nota della coop Rinascita.
«La dedizione e lo spirito che muove la cooperativa Rinascita e la psicologa e psicoterapeuta Paola Ilaria Palummieri del progetto SAI di Manduria verso il promuovere e stimolare l’acquisizione di abilità riflessive e di critica circa le tematiche interculturali e di cittadinanza globale. Abbiamo scelto, in collaborazione con la scuola “Don Bosco” di Manduria, di iniziare questo progetto nelle classi quarte e quinte della scuola primaria e classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado nella scuola Enrico Fermi.
Tra i banchi di scuola i risultati d’ascolto, di partecipazione e di comprensione continuano a tenerci legati a quel filo di speranza che solo i bambini, attraverso la loro tolleranza, umanità e amore verso il prossimo, continuano ad impartirci come lezione a “noi grandi”».