«Fatto inaudito, esecrabile, che ci lascia sgomenti»
A Taranto l’ennesimo episodio di incredibile violenza in una Scuola italiana, dove il dirigente scolastico Marco Cesario, preside dell’istituto comprensivo “Europa-Dante-Acanfora” per motivi sui quali stanno indagando i Carabinieri a seguito di denuncia, è stato aggredito prima verbalmente poi fisicamente, dai genitori di una bambina di tre anni frequentante la scuola materna.
L’immediato intervento delle stesse forze dell’ordine, stando a quanto riferito dai rappresentanti sindacali presenti, ha posto fine ad una aggressione che ha procurato al prof. Cesario visibili e dolorose ferite che hanno richiesto l’altrettanto sollecito intervento del servizio 118.
“Fatto inaudito, esecrabile che ci lascia sgomenti – denunciano Gianfranco Solazzo e Fabio Ciro Mancino, rispettivamente segretari generali della Cisl e della Cisl Scuola Taranto Brindisi – paradossalmente avvenuto nella contestuale attività di incontri da noi progettati insieme con la Cisl Puglia e lo Sportello lavoro, coinvolgendo l’Inail regionale ed in corso presso le ultime classi degli istituti scolastici superiori, per parlare di ascolto, di legalità, di coesione sociale, di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di nuove opportunità lavorative nello stesso sistema scolastico, trovando ampia disponibilità nella dirigenza oltreché favorevole riscontro negli oltre mille tra ragazze e ragazzi finora incontrati”.
Proseguono i segretari Solazzo e Mancino: “Nel manifestare la piena solidarietà della Cisl al Dirigente Cesario, siamo convinti che nulla potrà mai giustificare un benché minimo atto di violenza nei confronti di un pubblico dipendente che nella sua attività è al servizio della Repubblica, tanto più in un contesto di Comunità educante dove legalità, diritto e rispetto devono concepirsi coma la base su cui edificare e rendere esigibile il fondamentale compito educativo ed istruttivo”.
Tal genere di violenze, altresì, annotano i segretari Cisl “denotano rifiuto generalizzato di quella legalità di cui spesso la Scuola, soprattutto in contesti sociali difficili, è l'unico presidio, perciò diviene quanto mai urgente un’azione congiunta e non episodica tra istituzioni, Forze dell’ordine, scuola, associazioni, comunità sociale, Terzo settore, a sostegno della Scuola e degli operatori scolastici, nella loro quotidiana azione di cura e di crescita delle giovani generazioni, volta alla partecipazione, alla genitorialità, all’inclusione, all’affettività e alla generatività”.
La socialità “in tutte le sue componenti - concludono Solazzo e Mancino “deve assumere una rinnovata presa di coscienza caratterizzata da corresponsabilità e da lavoro in rete, affinché non si scarichino sulla Scuola responsabilità improprie ma si rafforzino le condizioni di rispetto e di apprendimento culturale, in un ambiente che sia sereno e strutturalmente confortevole”.