Il post pubblicato su Love Cozza
A darci la certezza, bene ricordarlo, sono gli allevamenti che devono rispettare standard di qualità dell'acqua, e che hanno l'obbligo di rendere riconoscibili i propri prodotti con apposita etichettatura - che indica la data di confezionamento, la provenienza e il lotto , e un adeguato confezionamento. In Italia ci sono diversi allevamenti: tra i più grandi ci sono quelli di La Spezia, della Laguna Veneta, di Manfredonia e di Taranto, dove qui la miticultura va avanti sin dalla tarda epoca Romana.
Le cozze nere tarantine, allevate nel Mar Piccolo, sono tra le migliori, un simbolo della tradizione locale millenaria.
VEDERE LE COZZE
In particolare la retina delle cozze, consente anzitutto di capire se le cozze sono chiuse e integre, e quindi vive come devono essere: anche solo un piccolo foro sulla valva, infatti, può contribuire a far perdere l'acqua che si trova all'interno e che mantiene fresco il mollusco.
PROVA DEL NOVE?
Prendete la retina, sollevatela leggermente e scuotetela: se il suono è pieno è perché le cozze sono piene e quindi vive, buone e sicure.
ANALISI OLFATTIVA
Altra prova da fare sempre è l'odore: in generale l'olfatto è sempre un ottimo alleato quando si tratta di riconoscere pesci e molluschi di qualità.
Non è complesso: le cozze devono profumare di mare.
Alla minima sensazione che abbiano un odore poco gradevole, meglio scartarle.
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