Vaccini, nutrizione e vita attiva: sono questi i capisaldi per la prevenzione e la promozione della salute degli anziani. ASL TA ha presentato oggi le attività “Invecchiamento attivo” del Dipartimento di Prevenzione
È stato presentato stamattina, presso la sala conferenze del Dipartimento di Prevenzione, il programma “Invecchiamento attivo” con le attività di prevenzione per la salute degli anziani e dei fragili, a cura del Dipartimento di Prevenzione. Si parte dalla prevenzione vaccinale, con due campagne di promozione delle vaccinazioni dedicate rispettivamente agli anziani, con un moderno servizio di chiamata attiva per gli over65, e ai fragili, per arrivare ai progetti dedicati agli anziani in buona salute con l’organizzazione di attività fisica o ricreative e con la sensibilizzazione su una corretta alimentazione. Ci saranno anche, a partire dal mese di maggio, quattro giornate di formazione sulla prevenzione dedicate agli operatori.
“Invecchiare in buona salute è un obiettivo di salute fondamentale, visto anche l’innalzamento dell’età media e l’incidenza, tra le persone anziane, di malattie croniche – ha affermato il direttore generale Vito Gregorio Colacicco – La prevenzione è una attività fondamentale a tutte le età, non solo per le persone giovani: anche gli anziani hanno diritto a “invecchiare bene”, in salute, per vivere una vita di qualità, e per questo l’iniziativa del Dipartimento di Prevenzione è eccellente e risponde alle esigenze di una popolazione sempre più attenta a questi temi”.
L’“invecchiamento attivo” è, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la capacità di invecchiare restando in buona salute, godendo di una buona qualità della vita, sfruttando al meglio il proprio potenziale fisico, sociale e mentale lungo tutto il corso della vita, partecipando secondo i propri bisogni, desideri e capacità; il programma del Dipartimento di Prevenzione si pone nel solco di questa definizione e della legge n. 33 del marzo scorso (2023) “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, che ha definito nuovi criteri e interventi assistenziali per la “terza età” ricalcando l’obiettivo prioritario delle strategie nazionali, europee e internazionali di promozione dell’invecchiamento in buona salute. La sfida, infatti, è proprio nella qualità della vita degli anziani: seppur l’Italia sia, nel contesto internazionale, uno dei Paesi più longevi tanto da collocarsi al terzo posto nella graduatoria europea, dopo Spagna e Svezia, nel nostro Paese però ci si ritrova sotto la media europea per quel che riguarda la qualità della salute delle persone anziane e, dato significativo, nel contesto nazionale c’è un divario tra i territori, con il Sud che presenta una aspettativa di vita più bassa rispetto al Nord.
“Raggiungere gli obiettivi dell’OMS per l’invecchiamento attivo è fondamentale non solo per migliorare le condizioni di vita delle persone anziane – ha affermato il direttore del Dipartimento di Prevenzione Michele Conversano – ma anche perché permette un risparmio. Larga parte del Fondo Sanitario nazionale viene speso per le persone anziane e per le malattie croniche: fare attività di prevenzione diviene quindi prioritario. Le attività previste dal Dipartimento di Prevenzione sono finalizzate al coinvolgimento delle persone anziane proprio per promuovere la loro salute”.
Le quattro aree di attività del Dipartimento di Prevenzione
La prima attività è di prevenzione vaccinale e include due progetti di chiamata attiva alle vaccinazioni per la popolazione a rischio per età (over65) o per patologia. La “Campagna di chiamata attiva alle vaccinazioni per la popolazione over 65” prenderà avvio il 1° marzo prossimo e prevede che, nel giorno del compimento dei 65 anni, il cittadino riceverà un messaggio di auguri e l’invito a vaccinarsi attraverso un video informativo che lo incoraggerà a recarsi dal suo medico di medicina generale o presso gli ambulatori vaccinali sul territorio provinciale. Non solo, i messaggi saranno inviati anche agli over65, secondo una programmazione mensile e secondo quelli che sono i vaccini previsti per le varie coorti di età. Saranno inviato circa 3.500/4.000 messaggi al mese.
Il progetto rivolto ai soggetti fragili, nei quali le malattie infettive potenzialmente prevenibili attraverso i vaccini possono portare complicazioni anche gravi, invece, si chiama “Col vaccino sei più forte” ed è in collaborazione con l’Ospedale Moscati: l’invito alla vaccinazione verrà veicolato direttamente dagli specialisti durante i percorsi diagnostico-terapeutici, attraverso una brochure informativa e la possibilità per il paziente di esprimere il proprio consenso a essere ricontattato dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione per programmare le sedute vaccinali. Iniziative di coinvolgimento degli specialisti per la vaccinazione dei fragili sono state intraprese con gli altri presidi ospedalieri e Distretti Socio Sanitari della ASL.
La seconda attività è di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Legge Regionale n. 16 del 2019. #AttivamenteAnziani è il nome del progetto ed è rivolto alle persone tra i 65 e i 75 anni, in buona salute o affette da patologie croniche non trasmissibili e, per ora, residenti a Taranto. Reclutati grazie al supporto dei medici di base, agli anziani per prima cosa sarà somministrato il questionario Passi d’Argento – messo a punto dall’Istituto Superiore di Sanità e utilizzato a livello nazionale per raccogliere informazioni su salute e fattori di rischio, su qualità di vita e bisogni di cura e assistenza delle persone anziane – saranno poi sottoposti a counselling nutrizionale, verifica dello stato di salute generale (come pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, colesterolo), stato vaccinale e di adesione agli screening oncologici. Saranno quindi coinvolti nell’attività fisica, mediante corsi eseguiti da personale qualificato nella palestra del Dipartimento, e attività socio-ricreativa con la visione di film presso l’Auditorium. Sono in fase di programmazione progetti simili anche nel territorio provinciale.
Il terzo pilastro delle attività è il Progetto Nutrizione. L’alimentazione per gli anziani è molto importante: è fondamentale per loro rispettare un regime alimentare equilibrato e completo di tutti i principi nutritivi essenziali, non consumando solo gli alimenti a cui ci si è abituati negli anni ma scegliendo i cibi con la consapevolezza che ciò che si mangia può influire negativamente sullo stato di salute e sull’efficienza. Le persone anziane poi spesso affrontano periodi, anche lunghi, in cui nutrono poco appetito, riducono gli alimenti assunti, mangiano male o hanno uno scarso apporto idrico e questi fattori, in molti casi, possono comportare conseguenze anche molto pericolose per la loro salute. L’obiettivo di questo progetto è prevenire, offrendo informazioni preziose sulla nutrizione e l’alimentazione, grazie a giornate dedicate di informazione rivolte alla popolazione target in collaborazione con le associazioni e i sindacati degli anziani.
L’ultimo tassello delle attività è legato alla formazione degli operatori sanitari con “Le giornate joniche della Prevenzione”, quattro giornate formative per promuovere attivamente la prevenzione vaccinale in diverse fasce della popolazione. Saranno organizzati quattro incontri tematici: il primo, a maggio, sulla vaccinazione dell’anziano e del paziente fragile; a giugno l’incontro sarà dedicato alle vaccinazioni per i viaggiatori; a settembre alle vaccinazioni dei bambini e l’ultimo, a ottobre, alla vaccinazione degli adolescenti e in gravidanza. Attraverso una combinazione di informazione scientifica aggiornata sui nuovi prodotti disponibili, sulle indicazioni strategiche e sulla condivisione delle “best practices”, la finalità del progetto è coinvolgere in modo inclusivo e ampio i professionisti sanitari e tutti i portatori di interesse, con lo scopo di promuovere lo scambio e l’integrazione delle diverse skills multiprofessionali.