sabato 23 novembre 2024


29/02/2024 17:22:41 - Puglia - Cronaca

«Alcune aziende che si occupano di trattamento e recupero dei rifiuti si aggiudicano gare al massimo ribasso senza poi riuscire a versare tasse e contributi, finendo per essere supportate dai clan che spesso impongono assunzioni di personale impiegato solo sulla carta»

Traffico illecito dei rifiuti dalla Campania che arriva fino ai Balcani attraverso la Puglia.

E' il quadro tracciato dal procuratore di Bari Roberto Rossi davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Secondo il procuratore il fenomeno delle ecomafie si lega in primis alla mancanza di controlli amministrativi sulle aziende che si occupano di trattamento e recupero dei rifiuti.

Queste spesso si aggiudicano gare al massimo ribasso senza poi riuscire a versare tasse e contributi, finendo per essere supportate dai clan che spesso impongono assunzioni di personale impiegato solo sulla carta. Fari puntati poi sui traffici illeciti. Dalle ultime indagini emerge come in Campania i residui delle frazioni di rifiuto differenziato vengano spesso macinati e affidati in nero a piccole ditte di trasporto, che di notte provvedono a scaricarli tra piazzole e discariche abusive sul territorio pugliese, in particolare nel foggiano.

In alternativa, grazie ad una rete di intermediari, i rifiuti vengono imbarcati e destinati a impianti esteri che poi si rivelano inesistenti.











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