venerdì 22 novembre 2024


09/03/2024 16:44:31 - Provincia di Taranto - Attualità

Il comunicato del presidente Giovanni Gentile

«Il termine scade il 10.03.2024, ma già ieri, 08.03.2024, sono state inviate le osservazioni di Attiva Lizzano in relazione all'ultimo progetto per 14 aerogeneratori (pale eoliche - vds. allegato), di potenza unitaria pari a 7,2 MW, di cui ben 5 saranno installati nel territorio di Lizzano, mentre 1 in quello di Pulsano e 8 in quello di Taranto.

Ricordo che a questi aerogeneratori bisogna aggiungere altri 16 del precedente progetto (quello per il quale Attiva Lizzano ha presentato le osservazioni l'8.9.2023) di cui ben 11 nel territorio di Lizzano, 2 in quello di Torricella e soltanto 3 in quello di Taranto. Solo per questi ultimi due progetti, in totale a Lizzano saranno installati 16 aerogeneratori dell'altezza massima di 236 metri (compreso il raggio della pala).

Aggiungo che la società Santa Chiara Energia che ha presentato quest'ultimo progetto risulta ancora INATTIVA, così come la Taranto San Martino che ha presentato il progetto precedente. Anche se originariamente la Santa Chiara Energia aveva presentato anche il progetto precedente, poi lo ha ceduto alla Taranto San Martino che è una società con un capitale versato di soli 2.500 euro, pur avendo gli stessi tre proprietari della Santa Chiara Energia. Risulta, infine, che i tre soci della Taranto San Martino abbiano le quote gravate da un diritto di pegno di una grossa società (la Galileo Green Energy) con sede in Svizzera. L'unico interesse evidente da parte della società svizzera nel voler esercitare il diritto di pegno su tutte le quote di una società con un capitale irrisorio e inattiva è di avere il controllo completo della Santa Chiara Energia da esercitare qualora il colossale progetto in questione fosse approvato dal Ministero dell'Ambiente (MASE).

In questo momento, è bene ricordarlo, sono in corso 1.467 progetti per valutazione di impatto ambientale (tra cui quelli per i quali abbiamo presentato osservazioni), tutti ricompresi nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e finanziabili con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A questi vanno aggiunti 19 progetti in corso per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), 62 per definizione di contenuti per lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), 38 verifiche di ottemperanza, 213 provvedimenti unici in materia ambientale e 3 definizioni del livello degli elaborati progettuali. In totale per all'interno del PNIEC e finanziabili PNRR ci sono ben 1.802 progetti in corso (vds. allegato del MASE) per fonti cosiddette rinnovabili.

In estrema sintesi, non siamo contro le fonti rinnovabili, ma ogni eccesso è un difetto perchè è in corso un'invasione di progetti per fonti alternative nel versante orientale della provincia di Taranto (tutti interessano il Comune di Lizzano). Emerge un utilizzo predatorio dei fondi europei, per spendere denaro pubblico in maniera indiscriminata anche su territori di pregio e utilizzando una moltitudine di società nate come funghi a questo scopo. Solo negli ultimi due anni sono stati presentati al MASE ben 6 progetti (compreso quello in questione): uno per agro-fotovoltaico da 20 MW; uno per fotovoltaico da 70 MW che occuperà ben 81 ettari e ben quattro parchi eolici per 57 aerogeneratori (di cui 30 da 150 metri di altezza) per una potenza complessiva 383,4 MW. In totale i 6 impianti previsti produrranno 473,4 MW, cioè quanto una media centrale elettrica e in più si vorrebbe riaprire una discarica a suo tempo sequestrata dalla Magistratura, mentre è ancora in corso ed è entrato in una fase cruciale il processo per disastro ambientale che vede imputati gli ex gestori della discarica di Lizzano.

Appare del tutto evidente che una tale concentrazione di questi impianti, in una striscia di terra così piccola, rischia di stravolgere e snaturare un territorio, conosciuto anche all’estero per l’eccellenza dei suoi vini e per la sua costa incantevole sempre più meta di turisti di ogni dove».

 

(foto d'archivio, ndr)











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