Avviati importanti e serrati controlli nelle aree maggiormente sensibili ed interessate negli anni passati dall’accensione di falò abusivi in occasione della ricorrenza della festa di San Giuseppe
La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà sei minori perché ritenuti presunti responsabili di furto in concorso tra loro.
Risultato ottenuto già ieri a seguito della predisposizione dei servizi preventivi concordati in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi in Prefettura e del Tavolo Tecnico tenuto dal Questore Massimo Gambino.
Equipaggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Taranto hanno avviato importanti e serrati controlli nelle aree maggiormente sensibili ed interessate negli anni passati dall’accensione di falò abusivi in occasione della ricorrenza della festa di San Giuseppe.
Servizi che quest’anno si sono resi ancora più necessari a seguito degli accadimenti dell’anno passato quando la Polizia di Stato denunciò tre soggetti (di cui un minore) perché presunti responsabili del reato di incendio doloso a seguito dell’esplosione del falò, non autorizzato, allestito per i festeggiamenti di S. Giuseppe in zona Tamburi.
I poliziotti della Squadra Volante, impegnati nei controlli nel quartiere Paolo VI, hanno notato in Viale della Liberazione,all’interno di un cantiere edile nei pressi del centro residenziale Mar Piccolo, una trentina circa di ragazzi indaffarati a smontare ponteggi con l’intento di appropriarsi indebitamente di tavole di legno presumibilmente da utilizzare per i futuri falò.
Alla vista dei poliziotti i ragazzi sono scesi dalle impalcature e si sono dati alla fuga in diverse direzioni.
Nella confusione generale,il personale della Volante, dopo un breve inseguimento sia nel complesso residenziale che nelle zone di campagna limitrofe,è riuscito a fermare sei ragazzi – tutti minori sopra i 14 anni – i quali, dimostrando scarso rispetto per i poliziotti, hanno assunto un atteggiamento molto ostile e poco collaborativo, tentando la fuga.
Solo dopo una paziente opera di persuasione, i sei giovanissimi ancora insofferenti al controllo sono stati accompagnati negli Uffici della Questura.
Anche durante le fasi di identificazione e di rintraccio dei rispettivi genitori, i sei hanno continuato ad assumere un comportamento offensivo nei confronti dei poliziotti.
Solo a tarda sera quattro di questi sono stati affidati ai parenti anche loro giunti negli Uffici di via Palatucci con un atteggiamento ostile nei confronti dei poliziotti.
I restanti due sono stati accompagni presso le rispettive abitazioni ed affidati ai parenti impossibilitati a presentarsi in Questura.
Le tavole che stavano per essere rubate dal cantiere, alcune delle quali poi lasciate sulla pubblica via durante la fuga, sono state recuperate e riconsegnate ai legittimi proprietari.
Per tutti gli indagati vige il principio di innocenza sino a sentenza definitiva.