In un’altra operazione, i carabinieri hanno posto ai domiciliari una donna e suo figlio, trovati in possesso di droga
Inarrestabile la lotta contro il traffico delle sostanze stupefacenti nei quartieri periferici della città messa a segno dai Carabinieri del Comando Compagnia di Taranto.
Questa volta a finire agli arresti domiciliari è stato un 20enne già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri hanno individuato un appartamento verosimilmente utilizzato per la compravendita di sostanze stupefacenti, all’interno di un edificio del quartiere di “Paolo VI”.
L’incessante movimento di persone presso quest’abitazione riscontrato dai Carabinieri durante alcuni servizi specifici di osservazione ha fatto scaturire la decisione di procedere ad una perquisizione domiciliare.
Mentre gli investigatori dell’Arma entrano nell’appartamento il giovane, presente in casa, tenta di disfarsi di un sacchetto in plastica contenente 400 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, lanciandolo dalla finestra.
L’azione fulminea non è rimasta inosservata dai Carabinieri posti alla cinturazione del palazzo che hanno immediatamente recuperato il sacchetto.
Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati altri panetti dello stesso stupefacente, per un peso complessivo di 200 grammi e diversi contenitori di sostanza stupefacente resinosa e viscosa, presumibilmente derivante dalla lavorazione della “cannabis”, oltre al materiale per confezionamento della stessa.
A distanza di qualche giorno, i Carabinieri della Sezione Operativa, nel quartiere “Tamburi”, hanno avvistato alcuni giovani approcciarsi circospetti sull’uscio di un’abitazione. Rilevando i movimenti tipici delle compravendite di sostanze stupefacenti. I Carabinieri decidono quindi di operare una perquisizione, ma prima di entrare, un 32enne, presente nell’immobile, accortosi della loro presenza, avrebbe tentato di impedire il controllo chiudendo bruscamente la porta blindata dell’abitazione. Nonostante ciò, i Carabinieri sono riusciti ad entrare e a recuperare un parte di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, materiale per il confezionamento dello stesso e la somma di 190 euro in banconote e monete di vario taglio, presumibilmente provento dell’illecita attività di spaccio. Il giovane, così, è stato denunciato all’A.G. per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Poche ore dopo, a poca distanza, nel corso del servizio è stato notato un 17enne, sulla strada, scambiarsi brevissime battute con diversi giovani che lo avvicinavano.
I Carabinieri, dopo averlo bloccato mentre rincasava, sono entrati in casa insieme al ragazzo per eseguire una perquisizione domiciliare, ma, nella circostanza, la madre del giovane, accortasi della presenza dei militari, ha cercato di lanciare dalla finestra una busta, senza riuscirci, poiché i Carabinieri, accortisi delle intenzioni della donna, sono riusciti a bloccarla, recuperando tutto il contenuto, ossia stupefacente di vario tipo: 30 grammi di cocaina, parte in stato solido e parte suddivisa in dosi e 142 grammi di hashish suddivisa in dosi e materiale vario per il confezionamento. Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta la somma di 240 euro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.
Al termine delle formalità di rito, madre e figlio sono stati condotti agli arresti domiciliari.
E’ importante sottolineare che per tutti vale la loro presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva.
Tutta la sostanza stupefacente rinvenuta sarà inviata al Laboratorio Analisi del Comando Provinciale di Taranto per accertare l’esatta quantità di principio attivo, mentre il denaro sequestrato sarà depositato su un conto infruttifero postale.