venerdì 22 novembre 2024


19/03/2024 07:35:00 - Provincia di Taranto - Attualità

Cosimo Panarelli (segretario generale FNP Cisl Taranto Brindisi): «Non riusciamo a registrare passi avanti risolutivi rispetto alle liste di attesa e alle agende chiuse e non intravvediamo alcun piano serio di assunzione dei troppi medici ed infermieri che mancano, né una seria riorganizzazione delle prestazioni, che consentano di abbattere il ricorso a pagamento alla sanità privata»

Sulla sanità chiediamo risposte sulla prevenzione in generale, su quella oncologica in particolare e su quali misure siano in corso per la medicina territoriale, intendendo con essa tutte le prestazioni sanitarie di primo livello e di pronto intervento, che hanno lo scopo di prevenire l’aggravarsi delle condizioni della persona e, allo stesso tempo, si pongono come alternativa all’ospedalizzazione impropria. Per noi la medicina territoriale deve essere l’alternativa all’attuale visione ospedalocentrica della sanità pubblica”.

Sono alcuni passaggi della relazione introduttiva di Cosimo Panarelli, segretario generale dei Pensionati (Fnp) Cisl Taranto Brindisi, che ha avviato i lavori del consiglio generale territoriale, tenuti oggi presso la Cittadella delle Imprese, a Taranto.

“Con riferimento all’Accordo regionale del 2 maggio 2023, intervenuto tra Regione e sindacati, non riusciamo a registrare passi avanti risolutivi rispetto alle liste di attesa e alle agende chiuse e non intravvediamo alcun piano serio di assunzione dei troppi medici ed infermieri che mancano, né una seria riorganizzazione delle prestazioni, che consentano di abbattere il ricorso a pagamento alla sanità privata – ha proseguito Panarelli e quanto, poi, ai temi legati alle esigenze degli anziani non autosufficienti e dei loro caregiver familiari, pensiamo all’introduzione di un Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente, nel quale tutti i soggetti che ne sono responsabili programmino, insieme, il complesso degli interventi per la non autosufficienza, a ogni livello: Stato, Regioni, Comuni”.

Intervenendo nel dibattito, Gianfranco Solazzo, segretario generale della Cisl Taranto Brindisi ha sostenuto che “Siamo alle prese con una emergenza demografica del Paese. A Taranto, a fronte di circa 137 mila over 65 ci sono circa 67 mila persone in età da 0 a 14 anni. E’ vero che la ricerca ha allungato la vita delle persone ma pensiamo sia prioritaria la qualità di quella vita. E’ importante, dunque, che  il PNRR (Missione 5 e 6) e il Decreto 77 abbiano disegnato il profilo di una sanità strutturata sul piano territoriale, a partire dalle Case di comunità. A Taranto ne saranno realizzate 17 e 6 COT (Centri Operativi Territoriali): insistiamo nel conoscere qual è la situazione e quale la fruibilità dei rispettivi servizi. E quale ruolo avranno all’interno di queste infrastrutture materiali i medici di medicina generale. E poi quante e quali risorse umane occorreranno per riempire quelle infrastrutture. La Legge 33/2023 è solo un avvio ma necessita ora una esigibilità sia in termini di servizi da strutturare che di finanziamenti occorrenti”.

Presente ai lavori, Gregorio Colacicco, direttore generale della ASL/Taranto ha dichiarato: “Con la cabina di regia abbiamo intrapreso un percorso di aggiornamento su quanto accade in tema di sanità nel nostro territorio. Puntiamo intanto ad una medicina di prossimità, con 17 Case di Comunità e 5 ospedali di comunità. Quanto alle prime, su 29 comuni e una popolazione di 580 mila abitanti, solo 17 sindaci hanno dichiarato la disponibilità di sedi, per le quali abbiamo già presentato i progetti, tutti approvati, per 50 milioni. Per il 50% delle 17 Case già ci sono stati gli affidamenti dei lavori. Esse diverranno non cattedrali nel deserto ma veri e propri riferimenti di prossimità”.

Concludendo il dibattito, Filippo Turi, segretario generale Fnp Cisl di Puglia ha sottolineato che “se oggi parliamo di non autosufficienza e di invecchiamento attivo, è  grazie alla caparbietà del sindacato che finalmente ha ottenuto una specifica misura del Governo. Pensiamo che la prevenzione e la qualità della vita siano un investimento più che un costo sociale. Proseguiremo a parlarne, perché vogliamo difendere la sanità pubblica. Il protocollo firmato il 2 maggio dello scorso anno con la Regione prevedeva 30 milioni di euro per assunzioni nelle Asl e per abbattere le liste di attesa. Nel corso di una recente audizione abbiamo appreso che tali disponibilità finanziarie sono state ridotte e che 19 milioni sono stati già dirottati agli ospedali privati e 10 alle strutture convenzionate con la Regione. Continuano, pertanto, le disfunzioni delle liste di attesa, si aspetta ancora la realizzazione delle Case di comunità, diminuiscono i finanziamenti pubblici, le disfunzioni risultano amplificate”.

E sono ben 45 i miliardi spesi dalle famiglie italiane per prestazioni erogate da strutture private, ha concluso Turi “ma chi non si è trovato nelle condizioni economiche di potere spendere ha rinunciato alle cure. Abbiamo tempo fino al 2026 per cambiare il sistema sanitario grazie al PNRR e non ci saranno proroghe; eppure sono ancora in corso le gare per la creazione delle infrastrutture. Abbiamo, dunque, tempi brevi per passare dall’attuale 2,3%  di prestazioni ADI attuali, rispetto alla popolazione residente in Puglia a fronte del 10% che è l’obiettivo previsto nel piano nazionale attraverso i fondi del PNRR”.











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