La tripletta firmata dal giovane Salvatore domenica scorsa sa tanto di passaggio di consegne
Nel successo di domenica scorsa della Città di Avetrana (6-0 ai Diavoli Biancorossi), c’è una firma speciale: quella di Salvatore D’Ippolito,17enne, uno dei più giovani della squadra, che ha firmato una tripletta. All’indomani della partita, la dedica della giovane promessa avetranese al nonno Totò, che porta il suo stesso cognome e che è stata una colonna del calcio avetranese di qualche decennio fa.
Ecco il testo della sua toccante dedica.
«Ciao nonno,
in squadra non sono esattamente un veterano, anzi, sono il più piccolo. Potrei essere nipote persino di qualche mio compagno (come zii, chiaramente), ma la verità è che sono uno di loro, a prescindere dall’età, perché questa squadra ha accolto tutti, senza barriere. Sono nato solo 17 anni fa, sicuramente lo ricordi, e a inizio stagione ho posato insieme a te e al capitano per la foto generazionale. Tu che incarnavi la tradizione, Stefano a rappresentare la fierezza nel giocare per i propri colori, io ad assurgere a figura ponte tra presente e futuro.
Ieri, nonno, ho appeso finalmente quel quadro al muro, con orgoglio avetranese: ho comprato la cornice, ho infilato i chiodi al muro e ci ho appeso quello scatto, rifinito e completato in ogni sua sfumatura: tre piccoli passaggi, segnati da altrettante reti, in una tripletta che sa tanto di passaggio di consegne.
Finalmente, nonno, puoi stare sereno: c’è futuro per il calcio ad Avetrana dopo le tue gesta e di quelle dei tuoi storici compagni.
C’è futuro dopo Stefano, che ha staccato gli scarpini da quei chiodi ammuffiti per ridare lustro alla nostra cittadina: e c’è futuro non perché ci sono solo io, ma perché ci siamo tutti NOI, giovani ragazzi innamorati del pallone, che non è più sol di cuoio come una volta, ma che disegna ancora oggi parabole e traccianti di gioia, amore e qualche volta anche dolore, si sa, ma portando in seno la promessa che d’ora in avanti saranno sempre più i figli di Avetrana e i figli di ogni Totò D’Ippolito che ci sia a portare avanti il biancorosso.
Ai prossimi, grandi, traguardi».
Salvatore